Giuseppe
prese il corpo (di Gesù), lo avvolse
in un lenzuolo pulito, e lo depose nella propria tomba nuova… Poi, dopo aver
rotolato una grande pietra contro l’apertura del sepolcro, se ne andò.
Matteo 27:59, 60
Essi (i
capi sacerdoti) andarono ad assicurare il sepolcro, sigillando la pietra e
mettendovi la guardia.
Matteo 27:66
La sepoltura di Gesù
Matteo 27, Marco 15, Luca 23, Giovanni 19
Gesù è morto il giorno di venerdì verso le
ore 15 (detta l’ora nona). I Giudei pretendevano che i corpi dei suppliziati
fossero interrati prima dell’inizio del sabato, che cominciava alle ore 18 del
venerdì. C’era dunque poco tempo. Non furono gli apostoli a rendere le ultime
onoranze al corpo del loro Maestro, ma due persone influenti: Giuseppe
d’Arimatea, uomo ricco e stimato, e Nicodemo, dottore della legge. Entrambi
erano discepoli del Signore ma in segreto.
Giuseppe s’incarica di andare da Pilato, il
governatore romano, a chiedere il corpo di Gesù per seppellirlo. Pilato si
stupisce che Gesù sia già morto, ma acconsente. Giuseppe, con l’aiuto di
Nicodemo, porta il corpo di Gesù in una tomba nuova, di sua proprietà, scavata
nella roccia. Dio ha onorato il proprio Figlio anche nel suo seppellimento. Il sepolcro
si trovava vicino al luogo della crocifissione. Essi avvolgono il corpo di Gesù
in un lenzuolo con degli aromi, secondo l’uso dei Giudei; poi rotolano un
enorme masso contro l’apertura del sepolcro e se ne vanno. Le donne che avevano
assistito alla crocifissione, dopo aver visto com’era stato deposto il corpo, a
loro volta se ne vanno.
Al Sabato, i capi religiosi, che temevano
che i discepoli di Gesù venissero a rubare il Suo corpo, chiedono a Pilato che
la pietra all’apertura del sepolcro sia sigillata.
Alcuni soldati fanno la guardia.
(segue)