Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata.
Efesini 5:26
Chi è un santo?
Santo significa separato,
separato dalla contaminazione, dal male. Essere santi è essere puri.
In molti passi del Nuovo Testamento (almeno una
sessantina), i credenti in Cristo
sono definiti “santi”; e questo in riferimento non soltanto ad alcuni, a una
sorta di élite, ma alla generalità
dei credenti.
Il credente è una persona che, avendo creduto al Signore,
è stata santificata, vale a dire resa santa; nessuno è santo in se stesso,
perché la natura umana è una natura di peccato, ma i credenti diventano santi
per la fede. Infatti l’apostolo Paolo, scrivendo “alla chiesa di Dio che è in
Corinto”, si indirizzava “ai santificati
in Cristo Gesù, chiamati santi” (1 Corinzi 1:2). L’autore di questa
santificazione è dunque Gesù Cristo: Lui che da Dio “è stato fatto per noi
sapienza, giustizia, santificazione e
redenzione”.
La santificazione di colui che crede è uno degli aspetti
e degli scopi dell’opera di salvezza che Gesù Cristo ha compiuto morendo sulla
croce: “Noi siamo stati santificati mediante
l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre”; il Signore
soffrì “per santificare il popolo con il proprio sangue” (Ebrei 10:10; 13:12).
L’apostolo Paolo afferma che Dio “ci ha eletti” in Cristo “perché fossimo santi e irreprensibili” (Efesini 1:4)
Anche lo Spirito Santo ha agito per la santificazione del credente, perché nella 1ª Lettera ai Corinzi già citata, al cap. 6 v. 11, leggiamo: “Siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio”.
I veri credenti hanno afferrato il valore e la portata del sacrificio di Cristo alla croce, e godono di tutti i privilegi della fede e dei risultati presenti ed eterni di quel sacrificio.