Il SIGNORE disse a Caino: “Dov’è Abele, tuo fratello?” Egli rispose: “Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?” Il SIGNORE disse: “Che hai fatto?”
Genesi 4:9-10
Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo,
e la sua parola non è in noi.
1 Giovanni 1:9
(Le domande
della Bibbia)
Primo crimine: “Caino si avventò contro Abele, suo fratello, e
l’uccise” (Genesi 4:8). Nessun testimone. L’omicida non rischia nulla? No, c’è
Dio che lo ferma e gli chiede: “Dov’è Abele, tuo fratello?”
– Sono forse il guardiano di mio fratello? risponde
Caino con insolenza.
– Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello
grida a me dalla terra, dice Dio.
Che scena, proprio all’inizio della storia dell’umanità! Dio voleva la fraternità fra gli uomini, ma ben presto ha preso il sopravvento la gelosia, e poi la violenza… Già Dio aveva detto ad Eva, dopo la sua disubbidienza: “Che hai fatto?”, e qui lo ripete a Caino. La violenza rimarrà senza che giustizia sia fatta? Da parte dell’uomo, forse, ma non per Dio che conosce ogni cosa: la voce del sangue di Abele gridava a Dio e chiedeva vendetta.
“Che hai fatto?” Questa domanda può essere rivolta ad ogni uomo, da una generazione all’altra, fino a me… Che triste quadro è la storia dell’umanità che si allontana da Dio! Quante grida, quanta ingiustizia, quante lacrime… Ma Dio vede tutto e giudicherà tutto (Genesi 6:5, 7). È il peccato che porta lontano da Dio. Ma c’è una speranza! La Bibbia parla d’un altro sangue, diverso da quello di Abele, un sangue che non chiede giudizio ma perdono. È quello versato da Gesù Cristo (Ebrei 12:24).