Ho letto un articolo su di un quotidiano che aveva questo titolo “Dal 1945 c'è la pace”.
Ma le cose stanno veramente così?
Come appare la nostra pace?
Dal 1945 abbiamo esercitato, con grandi effetti catastrofici, un abuso sempre crescente delle risorse del nostro pianeta. Stiamo sfruttando la pace per un consumo senza limiti a costo dell’ambiente circostante, ne approfittiamo per arricchirci e sfruttiamo non solo la natura, ma anche gli uomini dei paesi poveri. Molti generi di consumo reperibili nei nostri supermercati provengono da particolari aree di produzione, dove lavoratori e lavoratrici sono sottoposti a condizioni di lavoro massacranti. Una giornata di una settimana composta da 7 giorni lavorativi ammonta a 14-16 ore di lavoro, e la paga si aggira intorno ai 30-70 centesimi l’ora.
Per che cosa abbiamo utilizzato la pace? Dal 1945 il tasso dei divorzi è aumentato drasticamente: il nostro paese ha la pace ma nelle nostre famiglie infuria la guerra. Le cause condominiali, derivate dalla costante litigiosità con i nostri vicini, la fanno da padrone nei tribunali. Abbiamo la pace ma preferiamo seguire corsi di autodifesa o avere un arma a portata di mano. Perché? Semplice, non ci fidiamo degli uomini.
Cosa dovrebbe cambiare perché sia possibile la vera pace? È forse possibile che l'essere umano così profondamente malato nel suo cuore contribuisca a fare qualcosa di buono per un mondo così devastato?
Il Signore Gesù mise subito in luce la fonte della mancanza di pace in questo mondo.
“Dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo” Marco 7:20-23.
Il male, e quindi la fonte del dolore di questo mondo, proviene dal cuore umano che è meschino, vorace e concentrato sul proprio tornaconto. Ma raramente qualcuno è disposto a riconoscere il proprio errore. Anche in questo frangente il cuore meschino cerca il sopravvento. Dall’incapacità di assumersi le proprie responsabilità si origina una valanga di accuse e alla fine nessuno più vuole essere colpevole dell’ammasso di macerie che si è formato.
Per ottenere la vera pace il cuore deve cambiare, ed è proprio questo che offre Dio. Egli vuole cambiare il nostro cuore per farci raggiungere la pace che Lui ci vuole donare. Il Signore disse: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà” Giovanni 14:27.
Gesù parlò di una pace speciale: la Sua pace. Questa pace è diversa dalla pace politica, è una pace profonda, del cuore, che solo Lui può dare. Se Lo poniamo al centro della nostra vita, è Lui a compiere quello che le nostre forze non possono fare: essere liberati dall’invidia, dall’avidità, dalla malvagità. Egli è la risposta alla domanda su come noi possiamo cambiare il nostro cuore e ottenere la vera pace. La vera pace è legata alla persona di Gesù, chi Lo conosce avrà pace.