“...ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è Ottenebrato. Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti”
Romani 1:21-22.
Siamo sovrastati da un'assenza di valori morali e dalla decadenza di quelli spirituali, ciò diviene evidente ad ogni pagina di quotidiano che voltiamo. Viviamo in un epoca in cui i vecchi valori vengono respinti e dalla vita di molti è scomparso proprio il senso stesso del valore. I soli obiettivi del mondo occidentale sembrano il successo, la posizione, la sicurezza, la compiacenza di sé stessi, il piacere e gli agi.
A giudicare i nostri tempi dai dipinti di molti artisti moderni, non vediamo altro che chiazze confuse di colore senza alcun modello né disegno riconoscibili. Un bambino che scaglia del colore su tela potrebbe fare altrettanto. Infatti ad una mostra artistica il primo premio fu assegnato al dipinto di uno scimpanzé. I suoi dipinti andavano a ruba ed erano messi in vendita alla Mayor Gallery di Londra al prezzo record di 220mila euro. L'incomprensibile mescolanza di colore denota la condizione di confusione delle menti e dei valori nei nostri giorni. Il cinema, la televisione o i libri che leggiamo ci propinano tutti dosi di mescolanze di valori o il loro sovvertimento.
Le parole “si sono dati” suggeriscono deterioramento e rovina. In una società decadente, la volontà di credere, di resistere, di lottare, non esiste più. A loro posto è subentrato il desiderio di lasciarsi andare per seguire le nuove correnti. Ultimante ho sentito più volte ripetere, da vari illustri personaggi: “io credo nell'uomo”.
Quale ironia nel fatto che una civiltà che ha prodotto le migliori automobili, i più efficienti frigoriferi, i più tecnologici apparecchi televisivi stia nello stesso tempo producendo alcuni dei peggiori esseri umani. Che prospettiva possono avere? Non dimentichiamo ciò che dice la Scrittura: “il salario del peccato è la morte” Romani 4:23.
Come nazione siamo senza alcuna scusa perché abbiamo barattato il nostro diritto di primogenitura per un piatto di delizie immorali.
“Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti”. Due sono le caratteristiche che contraddistinguono quanti rigettano la conoscenza di Dio: un'insopportabile presunzione e una profonda ignoranza e si dimentica che : “il timore di Dio è il principio della scienza” Proverbi 1:7.