“Se Dio è per noi...” Romani 8:31.
Amo credere che la maggior parte di voi comprenda l'importanza, per ogni uomo che cammina verso il cielo, di sapere che “Dio è per noi”. Per noi il suo favore, il suo amore, la sua grazia.
Qualcuno dirà: Perché non sarebbe per me? Che cosa ho fatto per non meritare il suo favore? Altri considerano questa questione come trascurabile, si preoccupano solo della loro salute e del proprio benessere. Pochissimo ci si preoccupa che Dio sia per o contro di noi.
Infatti si è stupiti di vedere con quale indifferenza l'uomo avanza verso l'eternità, dimenticando che una cosa terribile è entrata nel mondo. Questa cosa è il peccato, il cui salario è la morte, e dopo il giudizio. La creazione stessa “sospira e geme” a causa di questo e questa sofferenza è costantemente sotto i nostri occhi ogni giorno. Dobbiamo, oggi, in questo stesso momento ascoltare la voce di Dio che invita ogni uomo ad riconciliarsi con Lui.
Voltaire, filosofo noto per la sua ironia, il suo scetticismo e la sua posizione anticlericale e laica. Si racconta che un giorno, vedendo passare una processione religiosa proceduta da un crocifisso si scoperse il capo davanti alla croce. Un suo amico presente, che conosceva bene le sue idee antireligiose, rimase meravigliato: “Come! Ora voi vi sareste riconciliato con Dio?”. Al che Voltaire rispose con un sorriso beffardo: “Noi ci salutiamo, ma non ci parliamo”.
Qualche anno dopo, sul letto di morte, il grande filosofo chiese ai suoi amici se ci fosse qualcuno che gli potesse parlare di grazia e di perdono. Avrebbe voluto udire qualcuno che gli dicesse qualcosa, ma nessuno di essi poté esaudire il suo desiderio. Coricato sopra un letto, circondato da parenti e amici, non osava guardare nel vuoto che aveva intorno e dentro di se. In quel momento, egli avrebbe dato tutto per poter dire “Dio è per me”. Oh, gli aveva parlato tante volte, in un modo o nell'altro, ed il canzonatore non aveva risposto che con ironia. Ed ora Dio stava per parlargli in tutt'altra maniera. Come lo farà con ogni uomo e l'unica sorte che rimarrà dinanzi a loro sarà terribile. “E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco” Apocalisse 20:15.