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venerdì 26 novembre 2021

Va a vedere

“Perciò, non potendo più resistere, preferimmo restare soli ad Atene; e mandammo Timoteo, nostro fratello e servitore di Dio nella predicazione del vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede” 1 Tess. 3:1-2.


I Tessalonicesi subivano tremende persecuzioni e Paolo era ansioso di intervenire in loro aiuto. Così questo capitolo ci dà una lezione sull'importanza del “lavoro di proseguimento”; infatti, non basta aver predicato l'Evangelo, ma occorre altresì aiutare coloro che lo hanno accettato a crescere nella grazia e nella conoscenza.

Non potendo resistere?

E' questa l'intensità che dovrebbe unirci alle piccole chiese che si sono appena formate?

Queste dichiarazioni costituiscono linee guida che dovrebbero muovere l'attività delle chiese locali. Si tratta di obiettivi dall'apparenza ovvia, ma spesso ci troviamo di fronte a piccole realtà locali poco visitate lasciate un po' a se stesse. Sarebbe bene che si sentissero confortate dalla presenza e dalle visite di altri credenti .

Paolo vuole che i Tessalonicesi crescano nella fede e al v.2 possiamo leggere: “ mandammo Timoteo, nostro fratello e servitore di Dio nella predicazione del vangelo di Cristo”.

Ecco subito un azione concreta e notiamo le qualifiche di questo servitore: servitore di Dio nella predicazione del vangelo. L'appellativo servitore di Dio trasmette semplicemente l'idea di una qualifica dimostrata nel tempo e nei risultati.

Non è ricorso al primo fratello che avesse del tempo libero ma ha dato questo incarico ad un servitore “qualificato”. Infatti Timoteo fin da bambino aveva avuto conosceva delle Sacre Scritture (2 Tim. 3:14-15) e poi in seguito era un discepolo del quale si rendeva buona testimonianza (Atti 16:1), successivamente aveva seguito Paolo nel suo secondo viaggio missionario. 


"Va' a vedere se i tuoi fratelli stanno bene".

Giuseppe, ancora molto giovane, è mandato dal padre in cerca dei suoi fratelli per vedere se stavano bene e se tutto andava bene col gregge (Ge. 37:14). Animato da un amore sincero, Giuseppe ubbidisce e intraprende un viaggio lungo e pericoloso, complicato dal fatto che i fratelli non si trovavano nel posto dove avrebbero dovuto essere. 


"Vedi se i tuoi fratelli stanno bene".

Anche Davide è pastore e anche lui riceve dal padre una missione da compiere, il cui scopo è affine a quello di Giuseppe: "Vedi se i tuoi fratelli stanno bene e riportami un segno da parte loro" 1 Sa. 17:18. Tutti questi servitori hanno amato i loro fratelli e ubbidito al loro padre. 


Riflettendo su questi episodi una domanda s'impone: Quanto amore abbiamo per i nostri fratelli e per la loro salute fisica e spirituale?