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sabato 20 novembre 2021

20 novembre - Sempre più in alto

Lo sguardo altero dell’uomo sarà umiliato, e l’orgoglio di ognuno sarà abbassato; il SIGNORE solo sarà esaltato in quel giorno. Infatti il SIGNORE degli eserciti ha un giorno contro tutto ciò che è orgoglioso e altero, e contro chiunque s'innalza, per abbassarlo.

Isaia 2:11-12

 

Sempre più in alto

 

Gennaio 2010. A Dubai si inaugura la torre più alta del mondo: 828 metri d’altezza, più di 160 piani abitabili, 39.000 tonnellate d’acciaio utilizzate per le armature, 142.000 metri quadri di vetrate…

Fin dall’antichità la corsa al più grande, al più forte, al più alto, serve a mostrare la propria potenza agli occhi degli altri. Questo avvenimento ci riporta al racconto della torre di Babele, che leggiamo nel libro della Genesi. Gli uomini si erano detti: “Venite, costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo; acquistiamoci fama” (Genesi 11:4). Noi non conosciamo le vere motivazioni che animano i costruttori d’oggi, ma ci si può chiedere se siano molto diverse da quelle di allora. La vanità e l’orgoglio che governano il cuore degli uomini lo spingono sempre a mettere davanti agli altri la propria superiorità nel campo in cui credono di poter eccellere. Ed è anche l’orgoglio ad impedire all’uomo di riconoscere la sua condizione di creatura dipendente da Dio e a indurlo a ribellarsi. Ricordiamoci la fine della storia della torre di Babele: “Là il SIGNORE confuse la lingua di tutta la terra e di là li disperse su tutta la faccia della terra” (Genesi 11:9).

Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili. Sottomettetevi dunque a Dio” (Giacomo 4:6-7). Sottometterci a Dio che ci ama, lasciarci penetrare dall’umiltà e dall’amore di Gesù che ha dato la vita per salvare dei nemici, ecco cosa ci spingerà ad accettare il dono della grazia divina indispensabile per pagare il debito dei nostri peccati.