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lunedì 1 novembre 2021

Falsi profeti, false speranze

“Essi dicono: "l tempo non è così vicino! Costruiamo pure delle case!” Ezc. 11:3.


I media e le istituzioni filtrano l’insormontabile massa di informazioni che è a loro disposizione. Avvolti e dominati da un’atmosfera frenetica, in cui viene stabilito da parte del diffusore di notizie quale sia l’argomento da trattare e quale no, riceviamo giornalmente un pacchetto prefabbricato di eventi. Ma le notizie che di norma ci circondano rappresentano in maniera riduttiva quello che accade, raggiungono le nostre case e plasmano la nostra visione delle cose. Nella programmazione giornaliera vengono ignorate guerre considerate ininfluenti sull’economia mondiale o iniziative non reputate di valore. 

Anche il cristianesimo sembra andare di pari passo. Si odono spesso messaggi rassicuranti riguardo al futuro e tolleranti nei confronti del peccato.

“Così parla il Signore, DIO: Figlio d'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele che profetizzano, e di' a quelli che profetizzano secondo la propria volontà: Ascoltate la parola del SIGNORE!. Guai ai profeti stolti, che seguono il loro proprio spirito, e parlano di cose che non hanno viste!” Ezc. 13:2-3.

Falsi profeti che parlano secondo la loro volontà; essi sono venuti meno quando c'era maggior bisogno di loro e della direzione della Parola di Dio. Hanno introdotto dei loro discorsi dicendo: Ascoltate la Parola del Signore, ma si trattava di una menzogna.

Oggigiorno abbiamo bisogno di predicatori che non trasmettano i propri pensieri e le proprie opinioni, ma facciano dipendere i loro messaggi dalla preghiera e dalla Parola di Dio.

“Proprio perché sviano il mio popolo, dicendo: 'Pace!' quando non c'è alcuna pace, e perché quando il popolo costruisce un muro, ecco che costoro lo intonacano di malta che non regge...ed ecco, quando il muro cadrà” v.10,12. 

Si costruiva un muro, in opposizione a ciò che Dio aveva detto. Esso era frutto dell'azione dell'uomo, dei suoi sforzi per evitare il giudizio divino. E i profeti lo intonacavano per celarne i difetti, le crepe. Davano la loro approvazione. Contribuivano ad alimentare con promesse ingannevoli un comportamento che Dio non era disposto a tollerare e mentre il peccato progrediva nonostante l'incombete giudizio di Dio, loro insinuavano false sicurezze parlando di “pace” dove pace non c'era ma restava solo un'attesa di giudizio.