In una chiesetta della Germania, un affresco rappresenta alcune teste di morti che formano un macabro schieramento. Sotto c'è la seguente iscrizione: “Chi è il re? Chi era il servo? Chi era il ricco e chi era il povero?”.
Questa filosofia elementare dell'uguaglianza nella morte è probabilmente atta a consolare gli sfavoriti di questo mondo e a ricordare a quelli che sono in condizioni agiate che i loro beni sono provvisori. Ma questa filosofia non è valida. E' vero che la morte costituisce la parte di tutti gli uomini senza distinzione. La Scrittura lo dice e ogni giorno, la realtà nella quale viviamo non fa altro che confermarlo. Ma che cosa c'è dietro dietro questa apparente uguaglianza?
La morte non è che una porta che tutti gli uomini varcano, quando è giunto il loro momento. In questo sono veramente uguali. Ma la stessa porta da accesso a due diverse destinazioni a due destini eterni. Gli uni saranno tormentati, gli altri consolati per l'eternità. L'avere o no accettato durante la nostra vita terrena il dono di Dio è ciò che determinerà questa differenza.
La Via dell'uguaglianza conduce al cimitero, ma Cristo la Via della vita conduce al cielo, la casa del Padre. Non più giudizio, non più condanna, non più dolore. Allora si vedrà chiaramente chi è il ricco, possiede Cristo, e chi il povero, lo ha rifiutato. Che strada state percorrendo? Quale è stata la vostra scelta?