Tutti quanti siamo diventati come l’uomo impuro, tutta la nostra giustizia come un abito sporco.
Isaia 64:6
Io mi rallegrerò grandemente nel SIGNORE,
l’anima mia esulterà nel mio Dio; poiché egli mi ha rivestito delle vesti della
salvezza.
Isaia 61:10
Come mi vesto oggi?
La mattina quando ci alziamo pensiamo “come
mi vesto oggi?” Poi scegliamo degli abiti e delle calzature che ci permettano
di apparire nella migliore condizione possibile. Ma abbiamo mai pensato agli
“abiti” che indossiamo davanti a Dio? Adamo ed Eva, dopo essere caduti nel
peccato, se ne erano procurati: “Unirono delle foglie di fico e se ne fecero
delle cinture” (Genesi 3:7). Ma davanti a Dio ebbero paura e si nascosero,
rendendosi conto che, malgrado i loro sforzi, non potevano coprire la loro
nudità.
Non cerchiamo di confezionare da noi stessi
un abito adatto a presentarci davanti a Dio. Né il nostro lavoro, né le nostre
opere e neppure la nostra buona condotta potranno mai fornirci le “vesti della
salvezza”, che ci permettono di stare davanti a Lui.
“Dio
il SIGNORE fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì”
(Genesi 3:21). Come allora, Dio vuole fornire anche a noi l’“abito” di cui
abbiamo bisogno. Per ottenere quelle pelli era
stato necessario il sacrificio di un animale. Allo stesso modo, le “vesti
della salvezza” di cui ci parla il versetto di oggi, che ci permettono di stare
alla presenza di Dio, ci sono donate per mezzo
della morte di Gesù Cristo sulla croce. “Colui che non ha conosciuto peccato,
egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia
di Dio in lui” (2 Corinzi 5:21). Sono queste le vesti della salvezza che Dio
dona gratuitamente a chiunque accetta con fede quello che Gesù ha fatto.