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martedì 16 novembre 2021

16 novembre - Per me, per me!

Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

Isaia 53:4-5

 

Per me, per me!

Testimonianza di una conversione

 

All’improvviso, leggendo il capitolo 53 di Isaia, sono rimasto colpito dal messaggio della croce. Per la prima volta ho capito veramente che la croce era il nucleo dell’Evangelo. Ho capito ciò che Gesù ha fatto per me: ha preso su di Sé i miei peccati e i miei tormenti, si è caricato delle mie colpe e dei miei pesi affinché io potessi camminare davanti a Dio come un uomo libero. Ho iniziato a considerare seriamente il prezzo che Gesù ha dovuto pagare per salvare me, un uomo schiavo del peccato e perduto, e ho capito che la mia liberazione gli è costata immensamente!

Questa realtà mi ha fortemente colpito. Riflettendo sul prezzo estremo che Gesù ha pagato per me, ho pianto a lungo. Dal profondo del mio essere salivano dei singhiozzi che non riuscivo a frenare. Avevo continuamente davanti a me l’immagine di Gesù con una corona di spine sul capo, percosso e appeso ad una croce, che grida: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”

Dicevo: “Per me… per me…”. Ma le parole diventavano inutili perché nessun termine poteva esprimere la mia gratitudine e il mio sentimento di indegnità. Non potevo sondare la profondità dell’amore che lo ha spinto a prendere il mio posto. C’è una conoscenza che l’intelligenza umana non può recepire, ma che tocca il nostro cuore. È questa che mi ha spinto a mettermi in ginocchio. Per tutta la vita avevo pensato che nessuno avrebbe compreso la mia sofferenza, ma ora ho capito  che non solo Gesù la comprende, ma l’ha vissuta prendendola su di Sé.