Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni. Ma fatelo con mansuetudine e rispetto.
1 Pietro 3:15
Predica la parola, insisti in ogni
occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo
di insegnamento e pazienza.
2 Timoteo 4:2
Le parole del credente
Per un credente non è sempre facile parlare
di Dio e della fede, ma tacere sempre sarebbe molto grave. Possiamo iniziare
semplicemente dicendo che siamo dei credenti. Anche se chi ci interpella si
mostra aggressivo, non evitiamo il dialogo, perché l’aggressività potrebbe
essere sintomo di un malessere interiore. Quando il dialogo sarà instaurato,
contiamo sul soccorso di Dio per continuarlo.
Forse ci sentiremo dire: “Ah, tu credi in
Dio? Che tipo strano!” Bisognerebbe saper rispondere con quell’amore che tocca
il cuore e convince l’intelligenza. Anche se dovessimo non sentirci
all’altezza, non esitiamo a dire, con parole nostre, perché noi crediamo.
Accettiamo di iniziare così, e un giorno, per mezzo di noi o di qualcun altro, il
Signore permetterà che colui che sta cercando la Verità riceva un aiuto più
consistente.
Altri potrebbero pensare che chi crede in
Dio debba necessariamente essere uno che fa parte di qualche setta. La fede in
Dio è un atto di coerenza e di saggezza. Il
creato testimonia di Lui e della Sua potenza, la croce di Cristo testimonia del Suo amore. Sette e religioni sono
opera dell’uomo e non hanno nulla a che vedere con la vera fede.
Evitiamo di parlare di Dio in maniera
astratta. Anche se le nostre parole sono semplici e ci paiono incomplete,
quando pronunciamo il nome di Gesù l’Evangelo è già annunciato.