Non dimenticate l’ospitalità; perché alcuni praticandola, senza saperlo, hanno ospitato angeli.
Ebrei 13:2
Provvedendo alle necessità dei santi,
esercitando con premura l’ospitalità.
Romani 12:13
Siate ospitali gli uni verso gli altri
senza mormorare.
1 Pietro 4:9
Ospitalità
Abramo è seduto all’ingresso della sua
tenda nell’ora più calda del giorno. Alza gli occhi e vede tre uomini poco
distanti. Corre loro incontro e li prega di fermarsi da lui, per riposarsi e
rifocillarsi. Dopo aver parlato coi suoi ospiti, raccomanda a Sara sua moglie
di trattarli col massimo riguardo. Dai loro discorsi, Abramo comprende che due
di loro sono angeli e il terzo è il Signore stesso!
È a questa scena, descritta in Genesi 18,
che la Lettera agli Ebrei allude per incoraggiarci all’ospitalità. In questi
versetti Dio vuole insegnarci che ha sempre in serbo delle benedizioni per
coloro che aprono agli altri la porta della loro casa. Forse siamo abituati ad
ospitare gli amici coi quali ci troviamo bene, ma l’ospitalità non consiste
solo nel ricevere le persone che ci piacciono, e non è a caso che siamo
incoraggiati ad esercitarla senza
lamentarci (1 Pietro 4:9). Gesù ha detto: “In quanto lo avete fatto a uno
di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me” (Matteo 25:35-40). È
evidente che se consideriamo l’ospitalità sotto quest’angolazione, ci
impegneremo a ricevere, senza
distinzione, tutti quelli che il Signore ama, che hanno dei bisogni, e che
Egli stesso mette sul nostro cammino.
Dio sa quanto possa essere impegnativo fare
in modo che gli ospiti si sentano a loro agio, ma Egli non mancherà di dare le
forze e le possibilità necessarie, e di ricompensare ben al di là dell’impegno
che ci chiede.