“Chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con mansuetudine e saggezza. Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità. Questa non è la saggezza che scende dall'alto; ma è terrena, animale e diabolica. Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione. La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia” Giacomo 3: 13-17.
Chi è saggio e intelligente?
La realtà della fede dell'uomo deve trasparire dalle sue opere che sono appunto il risultato della fede, così la sua saggezza deve essere dimostrata con una buona condotta.
Ciò che caratterizza la saggezza, anche se sembra non avere un rapporto diretto con essa ma sia la conseguenza, è la mansuetudine.
Litigiosità, arroganza, tendenza a far valere i propri diritti, desiderio di gloriarsi nel confronto con gli altri, sono tutti segni infallibili della mancanza di questa saggezza.
Il saggio deve scrutare il suo cuore per verificare che non sia dominato da questi peccati.
Il Signore poteva dire di se stesso: “Io sono mansueto e umile di cuore” Matteo 11:29.
Quindi esistono due tipi di saggezza, la prima ci è presentata avente queste tre caratteristiche: “è terrena, animale e diabolica”.
Terrena. Questo vuol dire che la sapienza dell'uomo può avere un estensione molto ampia ma è limitata alle cose di questo mondo, ha essenzialmente motivazioni legate a questa terra anche quando discute di cose celesti.
Carnale o animale. Cioè legata al naturale o sensuale. L'uomo che non è influenzato dallo Spirito di Dio si preoccupa solo di quello che vede, che sente che è utile alla sua carne. “l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio” 1 Corinzi 2:14.
Diabolica. A immagine del principe di questo mondo, Satana, piuttosto che di Dio “tutto il mondo giace sotto il potere del maligno” 1 Giovanni 5:19
La distanza fra la sapienza umana e la sapienza divina è incommensurabile; l'uomo, secondo la sua sapienza carnale, ha riprogrammato il suo sistema dei valori secondo le sue concupiscenze.
L'uomo si sente sicuro riposandosi sulla sua tecnologia, si veste indossando abiti firmati, si crede saggio perché nella sua libreria trovano spazio riviste e enciclopedie di grande interesse, egli insegna a gli altri e a se stesso ma la filosofia genera soltanto domande ma non da risposte. Egli aderisce ad una scienza che si fa beffe sia della creazione che di Dio ma che non sa proporgli altro che teorie incomplete che non portano a nessuna soluzione e lo lasciano in balia delle sue insicurezze.
Quanto è differente la sapienza che viene dall'alto!
Prima di tutto è pura, priva di ogni contaminazione umana, poi pacifica, cioè capace di generare la pace nel cuore degli uomini; è mite, un termine che descrive fondamentalmente un carattere dolce che sa confrontarsi con il prossimo, conciliante o aperta alla ragione, cioè pronta a sottomettersi a tutto ciò che è ragionevole secondo Dio; piena di misericordia e buoni frutti, mostra un attitudine ad intervenire verso chi è nel bisogno (ogni uomo) dando prima di tutto dimostrazione di possedere lo Spirito Santo con una vita piena di buoni frutti; imparziale, descrive un individuo coerente, integro nelle proprie convinzioni e nella propria condotta; senza ipocrisia, la parola usata significa “indossare una maschera da attore” cioè recitare una parte, avere un apparenza che è in contrasto con ciò che siamo realmente.
Chissà quanti “ipocriti” vi sono fra le file del cristianesimo.