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martedì 10 settembre 2024

Condotti

“Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio” 1 Pietro 3:18.

Questo è uno dei tanti passi che ci parlano della croce e ci spiega la ragione principale per la quale Cristo morì. Adesso possiamo capire più in profondità lo scopo della croce.

1) Innanzitutto, Cristo morì per condurci a Dio. Dietro questa affermazione si cela il presupposto che noi siamo separati da Dio e abbiamo bisogno di essere riavvicinati a Lui. Ed è così. Ogni nostra sensazione di sconforto, di estraneità e di inspiegabile insicurezza si può alla fine far risalire alla nostra lontananza da Dio e questo allontanamento si deve al nostro peccato. Come dice Isaia: “le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto” Isaia 59:2. Cosa ha fatto allora Cristo per rimediare a questa situazione? Lo possiamo scorgere nel secondo punto.

2) Cristo morì per i peccati, Lui giusto per gli ingiusti. Ovvero morì come nostro sostituto. Noi meritavamo la morte; morì lui al nostro posto e poiché prese il nostro posto, portò il nostro peccato e morì per noi, ora possiamo essere perdonati.

3) Terzo, Cristo morì per i peccati una volta per tutte. L'avverbio hapax (una volta) non significa “un tempo” ma “una volta per tutte”. Esprime un assoluto, una situazione definitiva. Lui pagò il prezzo e poté gridare “E' compiuto”. Che cosa resta dunque da fare per noi? Nulla! Non possiamo contribuire in nessun modo a ciò che Cristo ha fatto, tutto ciò che possiamo fare è ringraziarlo per ciò che ha compiuto e avere riposo in questa opera.