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mercoledì 25 settembre 2024

Non mi lascerò contagiare!

“Non mi proporrò nessuna cosa malvagia; detesto il comportamento dei perversi; non mi lascerò contagiare” Salmo 101:3.

Una frase che suona molto forte in questi momenti (anno 2020), quasi una sfida: "Non mi lascerò contagiare". Quante raccomandazioni ci sono state illustrate e ripetute in questi giorni, per evitare il contagio da un virus così pericoloso. Distanza sociale, evitare baci, abbracci, lavarsi spesso le mani, non stare a contatto con chi è contagiato, o potrebbe esserlo. A volte questo non basta neanche...

Una riflessione spirituale importante per tutti i credenti. Vi è un principio che si trova lungo tutta la Bibbia: il male contagia e si propaga con facilità. Proprio come il virus...

Il credente, per non incorrere nel contagio, è chiamato in campo spirituale ad una vita di separazione da ogni forma di male. Dobbiamo confessare però, che spesso non riusciamo a mantenere la giusta distanza da cose che non ci fanno del bene. Talvolta “abbracciamo” idee, modi di pensare, posizioni, che non sono in armonia con la Parola di Dio. 

I contatti che abbiamo nella quotidianità portano sporcizia nelle nostre mani e, se non ci "igienizziamo" a fondo  alla luce della Parola, rischiamo di portare dell'infezione dall'esterno verso l'interno. Certamente siamo salvati, questa certezza si fonda sull'opera perfetta di Cristo alla croce, ma ricordiamoci che come credenti siamo stati chiamati a una vita di santificazione. Separati dal male per essere consacrati al Signore. 

Dio diceva al suo popolo: "Lavatevi, purificatevi, togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni; smettete di fare il male" Isaia 1:16.

Il virus, contro il quale oggi l'umanità sta combattendo, è qualcosa di invisibile, di impercettibile, pertanto è necessario attenersi fermamente alle istruzioni impartite dal Ministero della Salute, al fine di non essere contagiati. Nel campo spirituale, se vogliano evitare il contagio, è necessario essere sobri, saggi, vigilanti e attenerci scrupolosamente alle istruzioni del Sacro Libro. 

Quanta superficialità a volte nei nostri contatti, nelle nostre relazioni, nei luoghi frequentati, nelle navigazioni in rete, nei programmi visti, nelle letture. Siamo contagiati quasi senza accorgercene e tutto questo ha un impatto negativo sul nostro rapporto con Dio, sulla nostra testimonianza personale, sul servizio. Per evitare il contagio e le sue spiacevoli conseguenze, occorre ubbidienza alla Parola, dipendenza da Dio e allo stesso tempo una ferma determinazione.

Ricordiamoci di Daniele deportato a Babilonia. Di lui è detto: "Daniele prese in cuor suo la decisione di non contaminarsi con i cibi del re e con il vino che il re beveva; e chiese al capo degli eunuchi di non obbligarlo a contaminarsi..." Daniele 1:8. 

Questo giovane credente ha perseguito uno scopo, lo stesso del salmista, scopo che dovrebbe essere anche il nostro: "Non mi lascerò contagiare". Che sia questo il nostro vivo desiderio per onorare Dio, glorificarlo e testimoniare del suo grande amore.