Vi sono innumerevoli persone che vivono sotto la tirannia dell'orgoglio, della gelosia, del pregiudizio. Dominati dall'ira o sotto la schiavitù dell'alcool, dei narcotici. Ho conosciuto persone che sono bugiardi abituali. Mentono da così tanto tempo che non sanno distinguere più la differenza. La loro sensibilità al peccato si è quasi completamente atrofizzata. Tutti costoro non vorrebbero fare le cose che fanno ma sono incapaci di smettere. Il dominio che queste cose esercita su di loro è troppo forte. Cercano la libertà, ma non sembra esserci via di scampo. Poi venne il Signore Gesù che disse: “Conoscete la verità e la verità vi farà liberi” Giov. 8:32. E' sufficiente andare a Lui. Egli è la Verità. Lui può liberarvi.
Questa liberazione è da sempre stata offerta agli uomini e che dovrebbe essere visibile fra i cristiani.
Nella cattedrale di Lubecca si può notare ancora un'antica iscrizione gotica che si indirizza a tutti i visitatori in questi termini:
Voi mi chiamate Creatore, e non mi ubbidite.
Mi chiamate Luce, e non guardate verso di me.
Mi chiamate Verità, e non volete credermi.
Mi chiamate Via, e non mi seguite.
Mi chiamate Onnipotente, e non mi chiedete nulla.
Mi chiamate il Buon Dio e avete paura di me.
Mi chiamate Salvatore, e non avete fiducia in me.
Mi chiamate Signore, e non mi servite.
Senza dubbio è stato redatto molti secoli fa e sicuramente molti visitatori di quel luogo, negli anni, saranno rimasti colpiti da una simile incisione attribuita ad un ignoto sacerdote che aveva voluto così denunciare la contraddizione che già era presente in quel tempo nei così detti cristiani.
Non possiamo leggere la Bibbia senza sentirci chiamati in causa. In essa, Dio si rivela agli uomini. Riconoscere i suoi attributi implica da parte nostra, se non siamo ipocriti, una linea di condotta corrispondente. Dio è tutto ciò che dice di essere e fa tutto ciò che promette. Ciò significa che si aspetta da noi un'atteggiamento corrispondente a ciascuno dei suoi