Tu cercheresti grandi cose per te? Non le cercare!
Geremia 45:5
Chi potrebbe disprezzare il giorno delle piccole cose?
Zaccaria 4:10
Luca 16:10
Rievocando
la partenza del popolo d’Israele dal paese d’Egitto (Esodo 14-15), Dio può
dire: “Io mi ricordo dell’affetto che avevi per me quand’eri giovane, del tuo
amore da fidanzata, quando mi seguivi nel deserto” (Geremia 2:2). Dio poteva
affermare la stessa cosa della Chiesa che si stava formando, all’inizio del
libro degli Atti. Ma oggi, che direbbe della sua Chiesa? Eppure, dal canto suo,
non è cambiato niente.
A volte diciamo: “I tempi non
sono più gli stessi e siamo al tempo delle piccole cose”. È vero, ma non
cerchiamo così di giustificare la nostra mancanza di amore e di
attaccamento al Signore. Riconosciamo piuttosto di non aver messo alle nostre
porte quelle “serrature e sbarre” (Neemia 3:15) che ci avrebbero protetto
dall’invasione del mondo, dalla sua vanità e dalle sue menzogne. Il nemico ne
ha approfittato per penetrare nella fortezza del nostro cuore. Avremmo dovuto
combatterlo, ma abbiamo abbassato le braccia.
Non possiamo ritornare ai
tempi apostolici in cui avvenivano grandi cose, ma non disprezziamo
"il giorno delle piccole cose".
Prendiamo esempio da Daniele.
È stato fedele nelle cose piccole e nelle cose grandi. Che si trattasse di
nutrirsi o di pregare, non conosceva altro che una legge: la fedeltà al suo
Dio. E quando fu chiamato alle più alte cariche del regno di Persia, anche
i suoi nemici furono costretti a parlare pubblicamente della sua fedeltà
(Daniele 6:4).