Per i giovani
(leggere il libro dei Proverbi)
Dio, sotto il suo nome Eterno, si rivolge qui a coloro che sono in relazione con Lui, perché la Sua Sapienza li ha generati; da qui il nome “figlio” di cui è pieno l'intero libro e in particolare i suoi primi capitoli. Ma il nome di questo figlio non è solo un nome di relazione; significa anche che chi lo indossa dipende da un'autorità istituita da Dio. Questa autorità non è un'autorità legale che minaccia e condanna; si fonda su una relazione di affetto e di amore.
Rovinare la propria vita non è una cosa difficile, è sufficiente dare ascolto ai consigli sbagliati o semplicemente frequentare le amicizie sbagliate. Ascoltare i consigli di tuo Padre (Dio), questa è l'esortazione che ci è rivolta in Proverbi 1:8. Questi consigli non solo ascoltali ma portali con te come “monili”, gioielli dei quali fare sfoggio.
“Figlio mio, se i peccatori ti vogliono sviare, non dar loro retta. Potranno dirti: Vieni con noi; mettiamoci in agguato per uccidere; tendiamo insidie senza motivo all'innocente” Proverbi 1:10-11.
Qui c'è la banda di strada, che invita il nostro giovane amico a partecipare ad un furto a mano armata. Se necessario bisogna essere pronti a tutto anche a fare fuori la vittima. Il nostro giovane potrebbe sentirsi lusingato del fatto che questi individui tosti siano disposti ad accettarlo nel loro gruppo.
Magari inizialmente non ci verrà rivolto un invito a fare una cosa così estrema ma sicuramente ci verranno rivolti molti inviti a cambiare il corso del nostro cammino.
“Vieni con noi”, essi dicono. Il giovane potrebbe essere stuzzicato dall'idea di fare qualcosa di spregiudicato. Forse è stanco di una vita così monotona e vuole fare qualcosa tanto per divertirsi.
“inghiottiamoli vivi, come il soggiorno dei morti, e tutti interi come quelli che scendono nella tomba; noi troveremo ogni sorta di beni preziosi, riempiremo le nostre case di bottino; tu estrarrai a sorte la tua parte con noi, non ci sarà tra noi tutti che una borsa sola” v. 12-14.
Bene il momento è arrivato! Ecco il crimine perfetto. Un piano perfetto e il grande incentivo è che da un momento all'altro saranno tutti ricchi sfondati. Ci sarà abbastanza bottino da riempire tutte le case dei complici. In parole povere: se ci stai farai soldi a palate. Dividiamo in parti uguali. Stai tranquillo è tutto calcolato, non ci sono rischi.
“Tu però, figlio mio, non t'incamminare con loro; trattieni il tuo piede lontano dal loro sentiero; poiché i loro piedi corrono al male, essi si affrettano a spargere il sangue” v.15-16.
Ma una voce saggia mormora: “figliol mio”, non farlo. Allontanati da loro il più possibile. Non avere nulla a che fare con i loro progetti di un arricchimento veloce. Non puoi vincere.
“Si tende invano la rete davanti a ogni sorta di uccelli; ma costoro pongono agguati al loro proprio sangue e tendono insidie alla loro vita stessa” 17-18.
Tutti gli uccelli hanno abbastanza buon senso da evitare la rete o la trappola, se riescono a vederla. Se odono una voce, un richiamo di pericolo, la evitano. Ma gli uomini tendono trappole alla loro stessa vita e poi ci cadono dentro a capofitto.
La saggezza grida (v.20). E' una voce che si leva in mezzo a molte altre, è una voce che conosciamo; è quella del Padre, un padre ci che parla con amore e ci invita a prestare ascolto alla sua voce. Sappiamo che i suoi consigli sono saggi, che ci vuole bene e che vuole vederci felici.
“Il saggio ascolterà e accrescerà il suo sapere; l'uomo intelligente ne otterrà buone direttive” v.5.