“Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio santi ed amati di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate voi. Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell’amore che è il vincolo della perfezione” Colossesi 3:12-14.
Il vestito è ciò che è visibile agli altri di noi, ciò che appare. Questo paragone è utilizzato nella Bibbia per esortare i credenti a manifestare il fatto che sono delle persone nate di nuovo.
Nel campo spirituale non si tratta quindi di apparenza, ma è la dimostrazione di una radicale cambiamento interiore frutto ella conversione. Chi ha creduto mostra delle qualità morali che sono l’evidenza della nuova vita in Cristo. Nel passo citato, queste virtù devono essere visibili in particolare all’interno della famiglia della fede, per questo sono utilizzate le espressioni “gli uni gli altri” e “a vicenda”. Non possiamo pensare che queste cose possano essere realizzate dall’uomo naturale inconvertito.
Di cosa dobbiamo essere rivestiti?
Sentimenti di misericordia: Dio ha mostrato nei nostri confronti misericordia in Cristo. Lo stesso dobbiamo Il termine utilizzato significa “viscere di misericordia” e fa pensare ad un sentimento molto profondo. Si mostra sensibilità verso coloro che sono nella sofferenza e nel bisogno.
Benevolenza: si manifesta in una disposizione di dolcezza nei confronti degli altri. È il desiderio di volere il bene degli altri mostrando bontà con atti concreti.
Umiltà: significa avere un concetto sobrio di noi stessi, ed in un certo senso non pensare a se stessi, ma pensare agli altri prima che a se stessi. Tutto questo è in netto contrasto con l’orgoglio umano e l’egocentrismo che governa la nostra società.
Mansuetudine: la mansuetudine non è debolezza, ma è mitezza, docilità, non voler accampare a tutti i costi i propri diritti. Il termine era utilizzato per descrivere un puledro domato. Tutto ciò fa pensare a una forza che è sotto controllo.
Pazienza: è la qualità di essere longanimi, di non trascendere, di non perdere il controllo. Le due qualità successive ampliano il concetto di pazienza.
Sopportazione: avere pazienza nei rapporti interpersonali sopportando le offese che possiamo ricevere.
Perdono: comporta il fatto di non provare dei sentimenti di rivalsa, ma il desiderio di condonare un debito. Il perdono di Dio in Cristo, per il peccatore che si ravvede, è totale e definitivo e permette di ripristinare una relazione su nuove basi. Anche noi, quando perdoniamo qualcuno, dovremmo farlo in questo modo, desiderando ripartire come se nulla fosse accaduto.
Amore: è come una collana che tiene unite tutte le altre virtù, che potremmo paragonare a perle. Tutte le qualità spirituali evidenziate sono degli aspetti del vero amore cristiano che ricomprende tutte queste caratteristiche positive. Quando l’amore è il motore della nostra vita e la governa, unisce queste perle preziose e mostra bellezza, armonia e maturità nella nostra vita cristiana. In una parola mostra la vita di Cristo in noi. Lui queste cose meravigliose le ha mostrate perfettamente nella Sua vita su questa terra. Imitiamo il suo cammino!