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sabato 23 novembre 2024

Ho bruciato la mia Bibbia

La parola del nostro Dio dura per sempre.

Isaia 40:8

 

Ho conservato la tua parola nel mio cuore.

Salmo 119:11

 


(Tratto da “Porte aperte”, aprile 2003)

“La scena si svolge in uno stato dell’Est. Nonostante il controllo discreto delle nostre “guide”, abbiamo potuto entrare in quella piccola trattoria, gestita da una coppia cristiana. In fondo alla sala, abbiamo un breve intrattenimento con il nostro fratello in Cristo. Egli sembra molto scoraggiato. Ci spiega: “All’inizio, andava tutto bene; il ristorante era florido, poi, a poco a poco, si sono fatte sentire le pressioni. Eravamo l’unica famiglia cristiana della zona. La casa è stata perquisita parecchie volte dalla polizia. Ho avuto paura e ho bruciato la mia Bibbia”.

Comprendiamo la sofferenza e il dispiacere del nostro amico, e brevi, ma ardenti preghiere, salgono allora a voce bassa verso il Signore. Poi ci separiamo e ritroviamo i nostri “accompagnatori”.

Alcuni giorni dopo, prima di partire, abbiamo rivisto il nostro fratello, felici di constatare che aveva ritrovato fiducia nel suo Dio e che ci chiedeva di continuare a pregare per la sua famiglia.”

Amici cristiani d’Occidente, apprezziamo abbastanza il privilegio di poter possedere delle Bibbie in piena legalità? Approfittiamo della libertà che abbiamo di leggere questo libro senza timore? L’autore del Salmo 119 poteva dire: “Gioisco della tua parola, come chi trova un grande bottino” (v. 162). Non trascuriamo questo tesoro che Dio ci ha lasciato, e non cessiamo di pregare per tanti nostri fratelli in fede che ne sono stati privati!