Non c’è nessun
giusto, neppure uno.
Romani 3:10
(Dio dice:) "Io
ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come
una nuvola".
Isaia 44:22
La virgola spostata
Si racconta che un ministro della
giustizia presentasse al suo re la richiesta di grazia di un uomo condannato a
una lunga detenzione. Sotto il testo della domanda, il ministro aveva scritto:
“Grazia impossibile, da tenere in prigione”.
Il re lesse attentamente la richiesta di
condono della pena, prese la penna e spostò la virgola avanti di una parola, il
che diede la seguente frase: “Grazia, impossibile da tenere in prigione”, ed il
re vi aggiunse: “Approvato”. Il condannato fu dunque graziato e liberato.
Non siete probabilmente sotto il peso di
una simile condanna. Ma siete un peccatore come me e, per questo motivo,
colpevole verso Dio. Il verdetto di Dio è senza appello: tutti hanno peccato e sono
colpevoli davanti a Dio (Romani 3:10-19). Ma se il verdetto di Dio è
senz’appello, ecco la notizia meravigliosa: possiamo essere “giustificati
gratuitamente per la grazia di Dio, mediante la redenzione che è in Cristo
Gesù,… mediante la fede nel suo sangue” (Romani 3:24-25).
Il re aveva spostato la virgola. L’uomo
era graziato, ma non era per questo reso giusto.
Dio ha fatto molto di più. Farci grazia
gli è costato un prezzo immenso; ha dato il proprio Figlio che, prendendo i
nostri peccati sul suo conto, ne ha portato la pena sotto il giudizio divino.
La giustizia di Dio è soddisfatta e, se gli
crediamo, siamo non solo graziati,
ma giustificati: “Il sangue di Gesù… ci purifica da ogni peccato” (1
Giovanni 1:7).