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giovedì 4 dicembre 2014

4 dicembre

Sì, Dio è grande e noi non possiamo conoscerlo; incalcolabile è il numero dei suoi anni.
Giobbe 36:26

Per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno.
2 Pietro 3:8

Mille anni

Dopo duemila anni di cristianesimo, siamo ormai nel terzo millennio. Mille anni: un’unità di tempo impressionante! Circa quaranta generazioni! Certe persone hanno una longevità eccezionale, ma qualunque sia la lunghezza della vita, fosse anche di 120 anni, la fine è uguale per tutti: la morte. Salomone, il re più saggio della terra, avrebbe desiderato prolungare la speranza di vita dell’uomo, ma la sua conclusione realistica: “Anche se l’uomo vivesse due volte mille anni... a che scopo?” (Ecclesiaste 6:6).
Dio offre la felicità su un’altra base, diversa dalla durata della vita: “Beato l’uomo a cui la trasgressione è perdonata e il cui peccato è coperto” (Salmo 32:1). La felicità è legata al fatto di avere la coscienza liberata, di essere in pace con Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo. Consiste nel confidarsi in Dio, conosciuto come un Padre onnipotente e pieno di compassione. La vita umana è breve e fragile, ma Dio è grande ed immutabile, è “lo stesso”, colui che non cambia.

Il tempo avanza inesorabilmente. Oggi è ancora il tempo in cui Dio offre la salvezza in dono, il tempo di ricevere Gesù Cristo nel più profondo del nostro essere. Presto però, dopo aver giudicato tutti gli oppositori, Dio introdurrà un regno di giustizia e di pace, in cui risplenderanno, per mille anni, la bellezza e la supremazia del Re, Gesù Cristo. Ma nessuno di quelli che oggi lo respingono potrà partecipare a questa felicità. È adesso che bisogna credere in lui.