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venerdì 19 dicembre 2014

19 dicembre

Se uno non è nato d’acqua e di spirito, non può entrare nel regno di Dio.
Giovanni 3:5

Quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro.
2 Corinzi 5:15

Due modi di nascere
Due modi di morire

Un giovane marito sta andando avanti e indietro, nervosamente, nel corridoio della maternità. Ad un tratto tende l’orecchio: dalla sala parto proviene un piccolo grido acuto e irregolare. È nato il bimbo. L’uomo è diventato papà! Tutti abbiamo fatto allo stesso modo il nostro ingresso nel mondo, con la nascita dal seno materno. Gesù, il Figlio di Dio, vi si è sottoposto egli stesso quando, per salvarci, ha rivestito la nostra umanità.
Ma, accanto a questa nascita naturale, il Signore parla di una nuova nascita, quella dello Spirito; essa avviene quando, per fede, si ottiene la vita eterna che ci consente di entrare nella famiglia di Dio. Che cosa bisogna fare per ottenerla? Accettarla semplicemente come un dono gratuito fatto da Dio a quelli che si riconoscono colpevoli davanti a lui.
La Bibbia ammette solo due modi di vivere. Il primo consiste nel considerare la propria vita come un bene personale, un capitale da spendere a piacere, senza riguardi per nessuno. Il suo fine sono la morte ed il giudizio (Ebrei 9:27).

Il secondo consiste nel vivere per Gesù Cristo, nel camminare “in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa” (Colossesi 1:10). A questo m’invita Dio, se credo in lui. Lui che m’ha amato per primo e s’è acquistato ogni dirittio sui miei affetti. Distolto così dalla mia volontà personale, che mi portava al disastro, gli ubbidisco, perché lo amo. Non è affatto una schiavitù penosa, ma una risposta gioiosa al suo amore divino che mi ha fatto dono della vita eterna.