(Gesù)
ricevette da Dio Padre onore e gloria quando la voce giunta a lui dalla
magnifica gloria gli disse: “Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono
compiaciuto”. E noi abbiamo udito questa voce che veniva dal cielo, quando
eravamo con lui sul monte santo.
2 Pietro 1:17-18
La trasfigurazione di Gesù
Il racconto della trasfigurazione di Gesù
ci è riferito nei tre evangeli: Matteo, Marco e Luca. Quello è stato un momento
unico nella vita di Gesù sulla terra, che Pietro, Giacomo e Giovanni hanno
ricordato per tutta la vita. Sono stati testimoni, per un breve momento, della
gloria futura di colui che amavano e in cui confidavano! È come se si fosse
alzato un velo.
Infatti Gesù, il Figlio di Dio, è vissuto
in questo mondo nascondendo la sua gloria divina. È vissuto nella povertà,
senza dimora stabile; ha conosciuto la fame, la sete, la fatica, la sofferenza
e, alla fine, la morte. Ma, durante la trasfigurazione, per un momento, Gesù è
apparso ai discepoli in tutto lo splendore del suo essere; e loro, sorpresi in
presenza di una simile gloria, hanno udito la voce di Dio: “Questo è il mio
Figlio diletto,… ascoltatelo!” (Matteo 17:5).
Tale visione ha dato loro fiducia nella
potenza e nella prossima venuta del Signore Gesù. Più tardi, alla luce di
quell’avvenimento, hanno anche compreso perché dovesse essere crocifisso. Il
racconto di Luca ci dice infatti che Mosè ed Elia parlavano col Signore della
morte che avrebbe sofferto a Gerusalemme. La
sua morte è stato il potente atto di redenzione che assicura liberazione e
salvezza a tutti quelli che pongono la loro fiducia in lui. Gesù solo poteva
essere il Salvatore del mondo, perché è contemporaneamente uomo perfetto e
Figlio unico e diletto di Dio.