(Gesù disse ai discepoli:) "Vi lascio pace; vi do la mia pace.
Io non vi do come il mondo dà".
"Io ho dato
loro la tua parola".
Giovanni 14:27;
17:14
Gesù… ha dato se
stesso come prezzo di riscatto per tutti.
1 Timoteo 2:6
Regalo o "contro-assegno"?
Un Dio che regala? Che mistero! Facciamo
fatica a crederlo, nel nostro mondo duro, esigente, insaziabile, in cui si sa
vendere, non regalare.
Ma sono sempre gli altri quelli a cui non
piace dare? Non è spesso anche il mio caso? Non ci piace dare, e qualche volta,
forse per diffidenza, facciamo anche fatica ad accettare quello che è gratuito.
È forse per questo che Gesù ha parlato di una porta stretta e di una via
angusta che conduce alla vita (Matteo 7:13-14). Per passarvi, occorre
abbandonare le nostre pretese di essere capaci a fare il bene. Sovente si vuol
"comprare" la salvezza di Dio con opere, pratiche, impegni. Non si è
mai sicuri di aver fatto abbastanza. Si vuole ottenere il proprio posto in
paradiso, come se si volesse comprare pagando “contro-assegno” o pagare una
fattura prima della consegna della merce!
In contrasto con questo, il nostro Dio dona il suo amore, perché lui è
amore. Dà gratuitamente, perché, essendo noi peccatori, siamo debitori ma
incapaci di pagare; il debito è troppo grande! Allora Dio fa grazia, perché è un Dio di perdono. Dona la sua pace,
che è ben più dell’assenza di conflitto. È la pace interiore, quella della
coscienza e del cuore, accompagnata dalla gioia, della salvezza e della
comunione col Signore.
Ma dal momento che Dio dà gratuitamente,
rifiutare il suo dono non è forse offenderlo gravemente? L’unico atteggiamento
buono, e anche saggio, consiste nell’accettare il suo perdono, la sua salvezza,
la vita eterna per la fede in Gesù Cristo.