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domenica 14 dicembre 2014

14 dicembre

Gesù, chiamati a sé i discepoli, disse loro: "Io ho pietà di questa gente; poiché da tre giorni sta con me e non ha da mangiare".
Marco 8:1-2

L’uomo dallo sguardo benevolo sarà benedetto, perché dà del suo pane al povero.
Proverbi 22:9

Guardare chi e come

Leggiamo nel vangelo: “Gesù, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva verso di lui, disse a Filippo: Dove compreremo del pane perché questa gente abbia da mangiare?” (Giovanni 6:5) Il vangelo di Marco riferisce un’altra parola di Gesù in tale occasione: “Io ho pietà di questa gente”.
Come guardiamo gli altri? Gesù c’insegna a non considerarli dei fastidi, ad interessarci anzitutto dei loro bisogni più urgenti, ma nella prospettiva dell’amore di Dio che ama tutte le sue creature. “Dio ha tanto amato il mondo” – l’umanità intera. Tutte le persone che incontriamo sono preziose agli occhi di Dio, a tal punto “che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).
Cristiani, che attenzione riserviamo a quelli che ci circondano? Sguardi d’invidia (Salmo 73:3), di disprezzo o d’indifferenza (Luca 10:31-32)? La Bibbia ci mette in guardia contro tali sguardi: “Guardati dall’accogliere nel tuo cuore un cattivo pensiero, che ti spinga ad essere spietato verso il tuo fratello bisognoso” (Deuteronomio 15:9).

Rivolgiamo a quelli che ci circondano uno sguardo benevolo e franco, come Gesù ha guardato il giovane ricco (Marco 10:21). Ma per questo dobbiamo vivere, per fede, nell’intimità con Gesù. Allora, nello scambio degli sguardi, ci sarà una buona comunicazione con gli altri, con rispetto, attenzione, compassione. Guardando l'altro in questo modo e con questi sentimenti, è coma accoglierlo, fargli un posto dentro di noi.