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lunedì 26 settembre 2022

26 settembre - La tolleranza secondo Dio

Chiunque osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti.

Giacomo 2:10

 

Dio è giusto e giustifica colui che ha fede in Gesù.

Romani 3:26

 

La tolleranza secondo Dio

 

La Bibbia racconta la storia di molti uomini, le tumultuose relazioni fra di loro e con Dio. Essa mostra l’incredibile barbarie umana, le interminabili guerre e l’infedeltà costante dell’uomo nei confronti di Dio. Di fronte a queste cose, Dio si presenta come un Dio giusto o come un Dio paziente che perdona. Giusto quando minaccia, corregge e condanna, paziente quando rimanda a più tardi il meritato castigo. Quando perdona e cancella il peccato o l’infedeltà, lo fa a patto che questi siano riconosciuti e confessati. L’uomo di oggi non è migliore di quello di ieri. C’è chi ruba una mela e c’è chi uccide.

Agli occhi degli uomini, tenuto conto delle conseguenze, uno è perdonabile, l’altro no. In un caso si tollera, nell’altro no. La tolleranza umana è molto elastica, ma quella di Dio non lo è. Per Lui, qualunque peccato commesso dev’essere confessato perché possa venire cancellato.

Si potrebbe credere che il perdono sia incompatibile con la Sua giustizia perfetta, ma Dio, che ha orrore del male, ama tutti gli uomini e vuole salvarli. E poiché il peccato richiede la punizione di chi lo commette, Dio ha colpito il Suo Figlio al posto nostro, per poter perdonare noi. Gesù Cristo è morto prendendo su di Sé tutta la nostra colpevolezza. E così, essendo il peccato giudicato, Dio può perdonare colui che si pente. “Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità” (1 Giovanni 1:9).