(Davide) si scelse nel torrente cinque pietre ben lisce… si diresse verso il Filisteo.
1
Samuele 17:40
«C’è qui un ragazzo che
ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente?»
Giovanni
6:9
Preferisco dire cinque parole intelligibili per istruire anche gli altri.
1
Corinzi 14:19
Cinque
pietre, cinque pani, cinque parole
Sovente
prendiamo a pretesto la nostra mancanza di mezzi o di conoscenza per non
svolgere un servizio per Dio. Le situazioni alle quali i versetti si
riferiscono ci incoraggiano a non desistere.
–
Davide è un giovane pastore; cosa può fare di fronte al gigante Golia che si
beffa di Dio? Egli non confronta la sua statura con quella del gigante, e non
ritiene che la sua semplice fionda sia un’arma ridicola. Il suo Dio è
un Dio grande di cui lui ha già sperimentato molte liberazioni.
Scende al torrente e sceglie cinque pietre, e con una di quelle, guidata dalla
mano di Dio, abbatterà il nemico.
–
Migliaia di uomini e donne circondano Gesù e i discepoli; è l’ora della cena, e
questi vorrebbero che la gente andasse nei villaggi vicini a procurarsi del
cibo. Non contano sulla potenza del Figlio di Dio, ma quando, seguendo il Suo
ordine, fanno sedere la folla sull’erba, assistono al miracolo della moltiplicazione di cinque pani e di due pesci portati da un
ragazzino. E tutti sono saziati.
–
Cinque parole sono ben poche per una predicazione! Eppure, dice Paolo, se
istruiscono e incoraggiano, hanno più impatto di un lungo discorso. Spesso ci
rendiamo conto di quanto siamo limitati di fronte ai tanti bisogni che vediamo
intorno a noi, ma Dio lo sa e ci vuole
utilizzare così come siamo, dicendoci, come un giorno a Gedeone:
“Va’ con questa tua forza… non sono io che ti mando?” (Giudici 6:14), e
all’apostolo Paolo, “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra
perfetta nella debolezza” (2 Corinzi 12:9).