“Alzatevi, dobbiamo andare; ecco, colui che mi tradisce è vicino” Matteo 26:46.
Le parole erano dirette a Giuda. Ma potevano essere dette nei confronti di chiunque. Potevano essere dette riferendosi a Giovanni, Pietro, Giacomo. Potevano essere dette nei confronti di Tommaso, di Andrea, di Natanaele. Tanto che: “cominciarono a dirgli uno dopo l'altro: Sono forse io, Signore?” v.22.
Ma, quelle parole, avrebbero potuto essere dette a qualunque persona che lo aveva osannato la domenica precedente ma che quella notte lo avrebbe abbandonato.
Lo fece la folla che voltò le spalle al Signore. Una folla composta da gente comune come me e te, con conti da pagare, bambini da allevare, lavori da fare e tanti problemi da risolvere, eppure scelse di voltare le spalle al Signore.
Si perché Giuda scelse di tradire il Signore, non furono i capi religiosi ad essere andati a cercarlo, fu una sua idea.
E quando voltiamo le spalle al Signore e scegliamo un cammino che va nella direzione opposta alla Sua volontà, siamo noi a sceglierlo.
Eppure abbiamo, conti da pagare, figli da allevare e un mare di problemi da risolvere ma scegliamo di voltare le spalle al Signore. Perché?
Che logica c'è in questa scelta?
Considera il tuo cammino, il tuo nome è forse nell'elenco di coloro che hanno scelto di vivere senza di Lui?