Vi è stata concessa la
grazia, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in Lui, ma anche di soffrire
per lui.
Filippesi 1:29
Così la Parola di Dio
cresceva e si affermava potentemente.
Atti 19:20
Vittoria dell'Evangelo in
Madagascar
Il cristianesimo fu
annunciato nell'isola di Madagascar verso il 1820 da due missionari, David
Jones e Thomas Bevan. Poco dopo il suo arrivo sull'isola, Thomas Bevan morì di
malattia, forse per avvelenamento. David Jones dovette quindi continuare da
solo; il suo principale obiettivo era tradurre la Bibbia nella lingua locale,
il malgascio. Ma ben presto la regina dell'isola, Ranavalona, scatenò una
violenta opposizione contro i cristiani e li obbligò a lasciare il paese. La
fede cristiana sembrava dovesse scomparire dal Madagascar.
Quando ebbe inizio la
persecuzione, nel 1835, sull'isola c'erano alcune centinaia di cristiani, la
maggior parte dei quali erano arrivati alla fede da poco tempo. Durante i
venticinque anni di persecuzione, la regina fece ridurre in schiavitù parecchie
migliaia di cristiani. Oltre duecento di loro furono uccisi. Ma quelli che
sopravvissero restarono fedeli a Cristo,
e un gran numero di altri Malgasci credettero e si aggiunsero a loro.
Nel 1860, il numero dei
cristiani sull'isola era di circa settemila. Da un punto di vista umano,
convertendosi al Signore non avevano nulla da guadagnare; anzi, avevano tutto
da perdere. Ma avevano la Bibbia nella loro lingua e, grazie ad essa,
mantennero una fede reale che fu la
forza della loro vita: non dipendevano dai missionari, ma direttamente dal
Signore.