Esorto dunque, prima di
ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni,
ringraziamenti per tutti gli uomini.
1 Timoteo 2:1
Ogni uomo pio t'invochi
mentre puoi essere trovato.
Salmo 32:6
Parlare a Dio, ma per dirgli
che cosa?
Le nostre preghiere si
rivolgono con naturalezza a Dio per i bisogni di quelli che amiamo, per i
nostri cari come per noi stessi. Il campo delle nostre suppliche si allarga se
pensiamo a quei cristiani, e non sono pochi, che sono emarginati dalla società
e persino perseguitati. E come non essere mossi a compassione in presenza delle
sofferenze di tante persone vicine e lontane? Anche i nostri concittadini che
sembrano soddisfatti della vita hanno un bisogno urgente, quello di conoscere
il Dio Salvatore.
Per pregare come
bisogna, è necessario conoscere Dio e la sua grazia. Altrimenti, senza un vero
desiderio di accostarsi a Lui, citeremo il suo nome in vano, quando non
addirittura per accusarlo di tutti i mali dell'umanità! La Parola di Dio ci
invita a pregare, a intercedere in
favore di tutti gli uomini, anche a ringraziare
Dio per ogni cosa.
Una credente anziana e
malata, costretta a letto da parecchi mesi, era visitata da una vicina di casa
atea e talvolta anche un po' beffarda. La conversazione verteva sulla serietà
dei tempi e la necessità di mettere in Dio la propria fiducia. L'incredula
scherniva i "bigotti" che pregano sempre; ma la credente le fece
osservare: "Signora, bisogna ben pregare anche per quelli che non lo fanno
mai, e ringraziare Dio al posto loro per i benefici che ricevono da lui senza
alcuna riconoscenza. Bisogna pregare per quelli che non lo sanno fare!"
Pensiamoci, noi che
conosciamo l'amore di Dio così come ce lo ha rivelato. E preghiamo per tutti
gli uomini.