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domenica 18 gennaio 2015

18 gennaio

Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.
Matteo 6:33-34

Dio anzitutto

Queste parole di Gesù, citate nel versetto di oggi, sono sempre rivoluzionarie. Esse non propongono di cambiare la società, ma di sovvertire i miei pensieri segreti, il mio modo di ragionare. In sostanza il versetto dice: "Dio anzitutto!"
Certo, io devo vivere, guadagnare, vestirmi, nutrirmi... però queste parole vengono a me come un segnale di avvertimento: Dio anzitutto! E coinvolgono tutti. Coinvolgono anche me, cristiano di oggi. Allora mi fermo e rifletto. Che cosa implicano queste parole? Un momento di raccoglimento, di preghiera, di lettura biblica; comunque un momento per insegnarmi a confidare in Dio, ad esporgli i miei bisogni e quelli degli altri. Allora posso andare a lavorare tranquillo, e soprattutto farlo col Signore.
Sì, il cristiano deve occuparsi anzitutto della qualità della sue relazioni con Dio. Farne l'impegno dominante della sua vita, e non dare la priorità a nessun altra cosa. Cercare il regno di Dio significa ascoltare la sua voce che parla alla mia coscienza, che mi corregge e mi istruisce; significa anche lasciare che il Signore regni nella mia vita; la mia vita, cioè le mie attività, la mia casa, i miei divertimenti. Cercare il regno di Dio è anche aver coscienza di ciò che piace al Signore, dei suoi diritti, della sua autorità. È anche dargli fiducia.

E in particolare voi, giovani lettori, forse siete molto occupati a studiare, a cercare un impiego o a lavorare per vivere... Ma avete pensato a "Dio anzitutto" per mettervi in regola con lui, per ricevere la sua grazia, il suo perdono, fin da ora e per sempre? Ecco la grande priorità, per voi e per me.