Cercate prima il regno e
la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate
dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso.
Basta a ciascun giorno il suo affanno.
Matteo 6:33-34
Dio anzitutto
Queste parole di Gesù,
citate nel versetto di oggi, sono sempre rivoluzionarie. Esse non propongono di
cambiare la società, ma di sovvertire i miei pensieri segreti, il mio modo di
ragionare. In sostanza il versetto dice: "Dio anzitutto!"
Certo, io devo vivere,
guadagnare, vestirmi, nutrirmi... però queste parole vengono a me come un segnale
di avvertimento: Dio anzitutto! E coinvolgono tutti. Coinvolgono anche me,
cristiano di oggi. Allora mi fermo e rifletto. Che cosa implicano queste
parole? Un momento di raccoglimento, di preghiera, di lettura biblica; comunque
un momento per insegnarmi a confidare in Dio, ad esporgli i miei bisogni e
quelli degli altri. Allora posso andare a lavorare tranquillo, e soprattutto
farlo col Signore.
Sì, il cristiano deve
occuparsi anzitutto della qualità della sue relazioni con Dio. Farne l'impegno dominante della sua vita, e non
dare la priorità a nessun altra cosa. Cercare il regno di Dio significa
ascoltare la sua voce che parla alla mia coscienza, che mi corregge e mi
istruisce; significa anche lasciare che il Signore regni nella mia vita; la mia
vita, cioè le mie attività, la mia casa, i miei divertimenti. Cercare il regno
di Dio è anche aver coscienza di ciò che piace al Signore, dei suoi diritti,
della sua autorità. È anche dargli fiducia.
E in particolare voi,
giovani lettori, forse siete molto occupati a studiare, a cercare un impiego o
a lavorare per vivere... Ma avete pensato a "Dio anzitutto" per mettervi in regola con lui, per
ricevere la sua grazia, il suo perdono, fin da ora e per sempre? Ecco la grande
priorità, per voi e per me.