L'anima mia è sazia di mali... Sono come un uomo che non ha più forza... e sono smarrito.
Salmo 88:3, 4, 15
Voi siete da Dio, figlioli... Colui che è in voi (lo Spirito Santo) è più grande di colui che è nel mondo (il maligno).
1 Giovanni 4:4
Il credente
e la depressione
Il
credente che attraversa un momento di depressione ha la tendenza a combattere
con la propria coscienza.
Riguardo a questo problema ho imparato a non farmi
opprimere dai sensi di colpa che mi assalivano, perché so che il diavolo è un
eccellente accusatore (Apocalisse 12:10) e fa tutto per scoraggiarci.
Ma come sapere se un sentimento di colpa è il
frutto di una falsa accusa che Satana insinua in noi, oppure se viene dallo
Spirito Santo che vuole riprenderci?
Le accuse del diavolo colpiscono ad ampio
raggio e non toccano le nostre azioni, bensì la nostra persona, convincendoci,
ad esempio, di non essere degni dell'amore di Dio.
Lo Spirito Santo, invece, agisce in maniera
completamente diversa: è diretto ed attira la nostra attenzione su un errore
preciso che abbiamo commesso, mostrandoci che dobbiamo giudicarlo ed abbandonarlo
e assicurandoci, se facciamo così, il perdono di Dio.
Quando vi sentite colpevoli, se dopo un serio esame
di coscienza non riuscite a determinarne la causa, non esitate a vedere in quello
che sentite una manovra meschina del Diavolo, e non tenetene conto.
Ho anche imparato a non credere a tutto ciò
che viene detto. Se vi dicono: "la
depressione è un peccato", non credeteci. La depressione può anche essere la conseguenza di un peccato,
ma non è un peccato, è una malattia.
Nel libro dei Salmi, certe espressioni,
sembrano proprio quelle di una persona depressa che poi trova consolazione in
Dio. Il Signore ci parla anche quando siamo nella debolezza e non ci dirà mai
che ci abbandona; anzi, la sua dolce voce ci rassicura del suo amore e della
sua presenza.
D. Baker