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sabato 17 gennaio 2015

17 gennaio

Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo.
Apocalisse 3:17

"Sono ricco!" Ma è proprio vero?

I veri cristiani, viventi della vita di Cristo, hanno sempre il sentimento della loro debolezza, e poiché non ricercano nulla in sé stessi, fanno continuamente ricorso alla pienezza di Cristo. È sempre un brutto segno quando cominciamo ad ammirare le nostre opere o i doni e le grazie che abbiamo ricevuto; infatti, quando siamo eccessivamente occupati di noi stessi dimostriamo di aver distolto lo sguardo da Gesù Cristo; e quando è così siamo sul punto di cadere: Satana sa cogliere il momento opportuno.
Non saremo mai felici e tranquilli come quando ci mettiamo ai piedi del Signore Gesù, col sentimento della nostra povertà e cercando in lui le grazie necessarie per adempiere i nostri doveri e godere dei nostri privilegi di cristiani. Quelli che si credono ricchi sono chiamati dal Signore "miserabili, poveri ciechi e nudi"; Egli dice: "Io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco (figura della giustizia divina acquistataci da Cristo nel fuoco delle sofferenze e della morte) per arricchirti; e delle vesti bianche (un cammino puro e la pietà) per vestirti... e del collirio (figura dello Spirito Santo che apre gli occhi del cuore) per ungerti gli occhi e vedere" (Apocalisse 3:18).
Guardiamoci dunque dal vantarci dei progressi che potremmo aver realizzato nella fede. Ricordiamoci che Gesù Cristo ha inaugurato la serie delle beatitudini dicendo: "Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli" (Matteo 5:3).


Frédéric Godet