Tu dici: "Sono
ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece,
che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo.
Apocalisse 3:17
"Sono ricco!"
Ma è proprio vero?
I veri cristiani,
viventi della vita di Cristo, hanno sempre il sentimento della loro debolezza,
e poiché non ricercano nulla in sé stessi, fanno continuamente ricorso alla
pienezza di Cristo. È sempre un brutto segno quando cominciamo ad ammirare le
nostre opere o i doni e le grazie che abbiamo ricevuto; infatti, quando siamo
eccessivamente occupati di noi stessi dimostriamo di aver distolto lo sguardo
da Gesù Cristo; e quando è così siamo sul punto di cadere: Satana sa cogliere
il momento opportuno.
Non saremo mai felici e
tranquilli come quando ci mettiamo ai
piedi del Signore Gesù, col sentimento della nostra povertà e cercando in lui
le grazie necessarie per adempiere i nostri doveri e godere dei nostri
privilegi di cristiani. Quelli che si credono ricchi sono chiamati dal Signore
"miserabili, poveri ciechi e nudi"; Egli dice: "Io ti consiglio
di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco (figura della giustizia divina acquistataci da Cristo nel fuoco delle
sofferenze e della morte) per arricchirti; e delle vesti bianche (un cammino puro e la pietà) per
vestirti... e del collirio (figura dello
Spirito Santo che apre gli occhi del cuore) per ungerti gli occhi e
vedere" (Apocalisse 3:18).
Guardiamoci dunque dal
vantarci dei progressi che potremmo aver realizzato nella fede. Ricordiamoci
che Gesù Cristo ha inaugurato la serie delle beatitudini dicendo: "Beati i
poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli" (Matteo 5:3).
Frédéric
Godet