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giovedì 8 gennaio 2015

8 gennaio

Che cos'è la vostra vita? Siete un vapore che appare un istante e voi svanisce.
Giacomo 4:14

(L'apostolo Paolo scriveva:) Per me il vivere è Cristo e il morire guadagno... Ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio.
Filippesi 1:21, 23

Vivere e morire nella fede

Emma aveva 93 anni. Cieca e incapace di stare in equilibrio, era diventata così dipendente dagli altri che non poteva più restare a casa. Nella cittadina in cui aveva passato tutta la vita non c'era più posto per lei, né all'ospedale a lunga degenza né alla casa di riposo. Bisognava cercare altrove. Altrove: questa parola dava molte preoccupazioni. Eppure, sebbene consapevole del problema, la malata rimaneva tranquilla e fiduciosa in quel Dio che l'aveva soccorsa fino a quel momento. Non diceva nulla, ma sembrava che avesse ricevuto la risposta al problema, apparentemente senza soluzione, che tormentava gli altri.
La risposta non si fece attendere. Una domenica mattina si addormentò tranquillamente: dal suo corpo, senza rumore, il suo spirito se n'era andato verso il Signore Gesù. Il suo paese non aveva posto per lei... Gesù, il suo Salvatore, ne aveva uno vicino a Sé.
Anche i credenti non son esenti dalla sofferenza. Ma non pensare, amico lettore, che la fine della vita di Emma sia stata eccezionale; anzi, è la felice conclusione della vita di tutti quelli che hanno messo la loro fiducia in Gesù, loro Salvatore. Non rimandare a dopo la salvezza della tua anima. Potrebbe essere troppo tardi. Non c'è nulla che ti permetta di prevedere quel momento così solenne in cui lo spirito lascerà il tuo corpo.

Come Emma, tutti gli uomini e le donne di fede sono morti "senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra" (Ebrei 11:13).