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giovedì 12 febbraio 2015

12 Febbraio

Cristo Gesù... spogliò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome.
Filippesi 2:6-9

Paradossi divini
"Gesù s'è fatto povero, lui a cui tutto appartiene e per cui tutto è stato creato; quindi chi crede in lui non può inorgoglirsi delle ricchezze terrene. È nato nella città di Betlemme, così piccola fra tutte le città del paese d'Israele da essere considerata un villaggio.
Non ha voluto essere fatto re dagli uomini, mostrando così la via dell'umiltà a noi che l'orgoglio aveva separato da lui, noi che non vediamo più la gloria di Dio nella Creazione.
Gesù ha avuto fame e sete, lui che è spiritualmente il pane per quelli che sono affamati e la sorgente d'acqua viva per quelli che sono assetati. È stato stanco, lui che ci apre la strada del riposo. Si è mantenuto in silenzio davanti a quelli che lo ingiuriavano, lui che ha fatto parlare i muti. È stato incatenato, lui che è venuto per liberarci dalle catene del male e delle passioni che ci asservivano. Gesù è morto crocifisso, lui che ha reso la vita a dei morti, ma è risorto per non morire mai più. Per questo noi che crediamo in lui sappiamo che se dobbiamo passare per la morte, risusciteremo e vivremo sempre con lui.
Ora Gesù vive nel cielo, presso a Dio suo Padre, ma vive anche nel cuore dei credenti ai quali ha dato il suo Spirito Santo che ha sparso nei nostri cuori l'amore di Dio. Egli permette così ai suoi di compiere la volontà di Dio, non soltanto per la forza che dà, ma anche nella sua gioia."

(da uno scritto di Sant'Agostino)