Cristo Gesù... spogliò se
stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato
esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla
morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha
dato il nome che è al di sopra di ogni nome.
Filippesi
2:6-9
Paradossi
divini
"Gesù
s'è fatto povero, lui a cui tutto appartiene e per cui tutto è stato creato;
quindi chi crede in lui non può inorgoglirsi delle ricchezze terrene. È nato
nella città di Betlemme, così piccola fra tutte le città del paese d'Israele da
essere considerata un villaggio.
Non
ha voluto essere fatto re dagli uomini, mostrando così la via dell'umiltà a noi
che l'orgoglio aveva separato da lui, noi che non vediamo più la gloria di Dio
nella Creazione.
Gesù
ha avuto fame e sete, lui che è spiritualmente il pane per quelli che sono
affamati e la sorgente d'acqua viva per quelli che sono assetati. È stato
stanco, lui che ci apre la strada del riposo. Si è mantenuto in silenzio
davanti a quelli che lo ingiuriavano, lui che ha fatto parlare i muti. È stato
incatenato, lui che è venuto per
liberarci dalle catene del male e delle passioni che ci asservivano. Gesù è
morto crocifisso, lui che ha reso la vita a dei morti, ma è risorto per non
morire mai più. Per questo noi che crediamo in lui sappiamo che se dobbiamo
passare per la morte, risusciteremo e vivremo sempre con lui.
Ora
Gesù vive nel cielo, presso a Dio suo Padre, ma vive anche nel cuore dei credenti ai quali ha dato il suo Spirito
Santo che ha sparso nei nostri cuori l'amore di Dio. Egli permette così ai suoi
di compiere la volontà di Dio, non soltanto per la forza che dà, ma anche nella
sua gioia."
(da uno scritto di
Sant'Agostino)