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lunedì 9 febbraio 2015

9 Febbraio

Bisogna che il Figlio dell'uomo soffra molte cose e sia respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, sia ucciso, e risusciti il terzo giorno.
Luca 9:22

Il Figlio di Dio mi ha amato e ha dato se stesso per me.
Galati 2:20

Il Figlio di Dio ha sofferto
Paradossalmente, ciò che mi ha spinto a credere all'evangelo è che Gesù Cristo ha sofferto. Non è un Dio impassibile come immaginavano i Greci antichi, non è un Dio distante, è il Figlio di Dio che si è fatto uomo per salvarci dalla perdizione eterna. Quando era bambino, è stato coricato in una mangiatoia. Diventato adulto, ha conosciuto le lacrime, il disprezzo, la solitudine, il tradimento, l'odio, e alla fine una morte disonorante sulla croce. Ma un Dio che volontariamente si presenta come un neonato senza difese, e poi si lascia crocifiggere per me, per tutti noi, ci mostra una forza opposta a quella che anima il nostro mondo. Gesù ci rivela la potenza dell'amore.

In Gesù, Dio è venuto nel nostro mondo per compassione della nostra miseria e della nostra povertà interiori. Il Figlio di Dio è morto sulla croce per espiare le nostre colpe. Ora è risuscitato e glorificato alla presenza del Padre. La soluzione al problema del male che sovente assilla il nostro spirito la trovo meditando sul senso della croce su cui il Signore Gesù ha subito la condanna di Dio per i miei peccati, al mio posto. Con la sua morte ha vinto tutte le potenze del male. E poiché è risuscitato, ho la certezza che, un giorno, tutte le ingiustizie e tutte le sofferenze finiranno.