Udii voci di molti angeli...
essi dicevano a gran voce: "Degno è l'Agnello, che è stato immolato, di
ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e
la lode".
Apocalisse
5:11-12
La
lode degli angeli
Nel
versetto di oggi vediamo gli angeli adorare l'Agnello immolato, cioè il Signore
Gesù che è passato per la morte e che è vivente nei secoli dei secoli (1:18).
Gli angeli non sono, come gli uomini che hanno creduto al Signore, al beneficio
della sua opera di redenzione perché non ne hanno bisogno, ma la loro lode è
molto istruttiva.
Essi
dicono: potenza a Colui che è stato
"crocifisso in debolezza" (2 Corinzi 13:4); ricchezze a colui che "essendo ricco, si è fatto povero per
voi, affinché voi poteste diventar ricchi" (2 Corinzi 8:9), ricchi dei
beni celesti e duraturi; sapienza a
colui che è stato deriso e di cui si era osato dire che aveva un demonio; forza a colui che nelle ore in cui era
abbandonato sulla croce, per bocca del salmista, ha detto "Il mio vigore
s'inaridisce" (Salmo 22:15); onore a
colui che è stato venduto a prezzo d'uno schiavo; gloria a colui che ha subito l'onta e il disprezzo (Ebrei 12:2);
infine lode, benedizione, a colui che
alla croce "è divenuto maledizione per noi" (Galati 3:13). Davanti a
questo abbassamento del Figlio di Dio, gli angeli s'inchinano, "bramano
penetrare con i loro sguardi" (1 Pietro 1:12) e fanno echeggiare la loro
lode.
A
questa adorazione i credenti, salvati per grazia, si associano, e lo fanno su
una nota ancora più elevata: cantano "un nuovo cantico" alla gloria
del loro Salvatore dicendo: "Sei stato immolato e hai acquistato a Dio,
con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai
fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti" (Apocalisse 5:9-10).