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lunedì 16 febbraio 2015

16 Febbraio

 Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
1 Giovanni 4:16

Aprirsi all'amore di Dio

Un pensatore cristiano ha scritto: "Il nocciolo duro del peccato è questo: non lasciarsi amare da Dio". Peraltro non sono solo certi increduli ad avere questo atteggiamento di rifiuto. Qualche volta, non facciamo forse così anche noi che siamo credenti? Da un lato abbiamo sete dell'amore di Dio e desideriamo la sua presenza che è sorgente di gioia immensa; ma dall'altro ci teniamo a distanza da Dio. Forse parliamo di lui, ma il nostro cuore è chiuso per il suo amore. Ci prendiamo del tempo per cercarlo veramente, con la preghiera e la meditazione della sua Parola? Se così non è, le nostre occupazioni, anche se di tipo religioso, formano come uno schermo che ci nasconde il suo amore.
Se questo è il nostro caso, non scoraggiamoci, ma torniamo a Dio. Perché Dio è amore. Il suo amore è più potente di tutta la nostra miseria e può vincere la nostra indifferenza, per quanto grande sia. Dio non è lontano da noi e vuole attirarci a sé. Mediante il suo Spirito mette in noi questo desiderio di cercare veramente lui. È lo Spirito che mette in noi il desiderio di pregarlo e di leggere la Bibbia.

Dio conosce tutto ciò che ci concerne: i nostri insuccessi, le nostre pene, le circostanze in cui ci siamo negati alla sua persona. Ma il suo amore rimane immutato. Impariamo a dirgli tutto. Impariamo a lasciarci amare da lui. Dimoriamo nel suo amore osservando la sua Parola (Giovanni 14:23; 15:10).