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domenica 1 febbraio 2015

1 Febbraio

Essi gli dissero: "Signore, dacci sempre di codesto pane". Gesù disse loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà mai più fame e chi crede in me non avrà mai più sete".
Giovanni 6:34-35

Incontro con Gesù

Leggendo l'Evangelo di Giovanni, constatiamo che Gesù è entrato in contatto con gente d'ogni condizione sociale: persone istruite come Nicodemo o illetterate come molti suoi discepoli. Ha frequentato sia persone importanti come l'ufficiale reale di Capernaum (Giovanni 4) sia emarginati come il cieco fin dalla nascita. Tutte queste persone il Signore le ha raggiunte nelle loro situazioni personali, nei loro problemi quotidiani, le loro sofferenze, le loro angustie e anche nello loro aspirazioni.
Ma ciò che tutte quelle anime avevano in comune era di essere andate da Gesù, di aver accettato di parlargli di ciò che per loro era importante. Non sono rimaste ferme con le loro idee o i loro problemi, ma si sono fatte avanti, verso di lui.
Noi, a nostra volta, se desideriamo veramente conoscere Dio che si rivela mediante Cristo, non potremo mai farlo senza un percorso personale. La fede cristiana non si limita a una credenza, né a una morale. La fede è un percorso verso Dio che passa attraverso Gesù Cristo. Si va da lui così come si è. Essere cristiano non significa acquistare una sapienza né darsi un'etica, è entrare in relazione con colui che Dio ha mandato nel mondo "affinché, per mezzo di lui, vivessimo" (1 Giovanni 4:9).

Non possiamo vedere Gesù come l'hanno visto quelli che l'hanno incontrato quando era sulla terra. Ma, mediante la fede, possiamo conoscerlo nel nostro interiore e profondamente. Come loro, possiamo credere, e rispondere al suo amore.