Dove il peccato è abbondato, la
grazia è sovrabbondata.
Romani
5:20
Rimarremo forse nel peccato
affinché la grazia abbondi? No di certo!
Romani
6:1-2
Chi
scaglierà la prima pietra?
Leggere Giovanni 8:2-11
Accendo la radio e sento parlare dell'emozione che suscita l'annunciata lapidazione di
una donna africana perché ha un bambino senza essere sposata. Da molte parti si
levano delle voci, si firmano petizioni per fare pressioni sulle autorità di
quel paese perché mostrino clemenza.
Questo
fatto mi ricorda una circostanza analoga di duemila anni fa. Una donna sorpresa
in adulterio è portata davanti a Gesù. Non deve forse essere lapidata,
eseguendo la sentenza prevista dalla legge di Mosè che nessuno può annullare?
Ma la risposta del Signore coinvolge la coscienza dei suoi accusatori:
"Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di
lei". Quella donna ha certamente peccato, ma i suoi accusatori non sono
migliori di lei, così escono uno dopo l'altro, toccati nella loro coscienza.
Poi
Gesù si rivolge alla donna: "Neppure io ti condanno; va', e non peccare
più" (Giovanni 8:3-11). Lui soltanto avrebbe
il diritto di condannarla, ma non lo fa, perché non è "venuto a
giudicare il mondo, ma a salvare il mondo" (Giovanni 12:47). Tuttavia il
Signore valuta la condotta della donna: il suo è un peccato, e deve abbandonarlo:
"Va', e non peccare più".
Il
messaggio del Vangelo non è cambiato; Dio ama ogni uomo e vuole fargli grazia,
ma il peccato, ai suoi occhi, rimane
in tutta la sua gravità. Egli non scusa il male; non dimentichiamolo, anche se
la nostra società si beffa di questi principi. Accettiamo il perdono divino per
le nostre colpe passate, e allontaniamo dalla nostra vita ogni azione che Dio
disapprova.