Gesù era a Betania... entrò una donna che
aveva un vaso di alabastro pieno di olio profumato, di nardo puro, di gran
valore; rotto l'alabastro, gli versò l'olio sul capo.
Marco 14:3
Mentre il re è nel suo convito, il mio nardo
esala il suo profumo.
Cantico dei
Cantici 1:12
Il vaso
infranto
Dei nostri
amici francesi avevano fatto costruire una villetta in un paese dell'Alta
Provenza. Desideravano piantare dei cedri attorno alla casa, così si misero a
scavare delle grandi buche. Durante l'operazione vennero alla luce i resti di
un laboratorio di vasaio chiaramente molto antico. Raccolsero pazientemente
tutti i cocci e, incollandoli, riuscirono a ricostruire un vaso, che apparve in
tutta la sua interezza e bellezza. A giudizio di uno specialista, si trattava
dell'opera di un celebre vasaio di Pompei.
Nel versetto
di oggi, ci è parlato di un altro vaso infranto. Esso conteneva il prezioso
profumo che Maria di Betania aveva preparato per versarlo in segno di omaggio
sul capo del suo Signore; era Lui e Lui solo che voleva onorare. Sapeva che il
suo Maestro stava per andare alla morte, e colse l'occasione unica che gli era
offerta di adorare colui che sarebbe diventato il Salvatore del mondo, il suo
Salvatore personale e il Salvatore di tutti quelli che avrebbero creduto in
lui.
Ai piedi tuoi santi, o Signore,
che in mezzo al disprezzo passar,
il tuo sacrificio d'amore
col nardo più puro esaltar!