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venerdì 30 settembre 2016

30 Settembre

Tutta la creazione geme ed è in travaglio.
Romani 8:22

“Anche adesso, dice l’Eterno, tornate a me con tutto il vostro cuore”.
Gioele 2:12

(Gesù disse:) “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo”.
Matteo 11:28

Motivi di preoccupazione

In passato, si temevano le carestie e le epidemie. A queste minacce sempre in agguato si aggiungono ora quelle derivanti da un cattivo uso delle risorse del pianeta. Questi sono grandi timori, e nulla fa pensare a una possibile soluzione dei problemi. La scienza sembra incapace di frenare i rischi che la competizione internazionale esige. Molti vorrebbero studiare un programma mondiale per guarire la terra; ma, senza voler essere allarmisti, dobbiamo ammettere che la crisi è e sarà grave.
Dio propone ancora oggi un piano di salvezza, ma per ogni individuo, non per il mondo globalmente inteso, perché occorre un ritorno personale a Dio. L’essere umano ha perso la propria dignità e il contatto con il suo Creatore. Eppure, è sempre amato da Dio, e conserva qualcosa dell’immagine del suo Creatore (Genesi 1:26). Una vita senza Dio, in un certo senso, è una vita “contro natura”.

Ma ecco il rimedio alla portata di tutti: rispettare il Creatore e credergli, ubbidire alla sua Parola, la Bibbia; questo ci dà il diritto di diventare figli di Dio, fin da ora. Dio ha fatto delle promesse di perdono, di pace, di felicità. Per beneficiarne, occorre andare a lui e credere al suo amore. Dio ha dato il proprio Figlio, Gesù Cristo, morto per salvarci, risorto e tornato in cielo. Se l’umanità, nel suo insieme, non ha risposto al suo invito, ognuno però può rispondere. Dio non ci dimentica, ma aspetta ciascuno di noi. Ci tende la mano. Vogliamo afferrarla?