Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto.
Giovanni
20:29
Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto
con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il
cuore si crede per ottenere la giustizia.
Romani
10:9,10
Insegnami la sapienza nel segreto del cuore.
Salmo 51:6
Credere e
capire
(Leggere Luca
24:13 a 49)
Due discepoli di Gesù stanno camminando verso Emmaus. Sono tristi,
perché Gesù è morto da due giorni. Eppure hanno sentito dire che è risuscitato,
come aveva preannunciato egli stesso. Ma fanno molta fatica a crederlo. Hanno
visto i suoi miracoli, hanno sentito le sue parole, ma non l’hanno visto
risuscitato. Si trovano nella stessa situazione di molti di noi: sappiamo che
Gesù è risuscitato, perché l’hanno detto dei testimoni, perché lo attesta la
Bibbia, ma non lo capiamo, non lo crediamo. Occorre che Gesù si avvicini ai due
discepoli ed apra loro gli occhi, e poi l’intelligenza, perché lo riconoscano e
capiscano le Scritture (v. 31, 45).
Qual è dunque la vera intelligenza: quella della mente o quella del
cuore? La vera comprensione ha bisogno che la parola ricevuta sia “assimilata
per fede”, altrimenti non serve a niente (Ebrei 4:2). Noi, come riceviamo
il messaggio di Dio? “Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati
dalla parola di Dio” (Ebrei 11:3). Non è con le nostre capacità intellettuali
che accediamo alle verità divine, ma con il cuore, con la semplicità di un
fanciullo: “Padre… hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e
le hai rivelate ai piccoli!” (Luca 10:21). Vi sono persone che vorrebbero
capire prima di credere, ma non è così che procede Dio, perché “nessuno conosce
le cose di Dio se non lo Spirito di Dio” (1 Corinzi 2:11).