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lunedì 19 settembre 2016

19 Settembre

Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto.
Giovanni 20:29

Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia.
Romani 10:9,10

Insegnami la sapienza nel segreto del cuore.
Salmo 51:6

Credere e capire
(Leggere Luca 24:13 a 49)

Due discepoli di Gesù stanno camminando verso Emmaus. Sono tristi, perché Gesù è morto da due giorni. Eppure hanno sentito dire che è risuscitato, come aveva preannunciato egli stesso. Ma fanno molta fatica a crederlo. Hanno visto i suoi miracoli, hanno sentito le sue parole, ma non l’hanno visto risuscitato. Si trovano nella stessa situazione di molti di noi: sappiamo che Gesù è risuscitato, perché l’hanno detto dei testimoni, perché lo attesta la Bibbia, ma non lo capiamo, non lo crediamo. Occorre che Gesù si avvicini ai due discepoli ed apra loro gli occhi, e poi l’intelligenza, perché lo riconoscano e capiscano le Scritture (v. 31, 45).

Qual è dunque la vera intelligenza: quella della mente o quella del cuore? La vera comprensione ha bisogno che la parola ricevuta sia “assimilata per fede”, altrimenti non serve a niente (Ebrei 4:2). Noi, come riceviamo il messaggio di Dio? “Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio” (Ebrei 11:3). Non è con le nostre capacità intellettuali che accediamo alle verità divine, ma con il cuore, con la semplicità di un fanciullo: “Padre… hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli!” (Luca 10:21). Vi sono persone che vorrebbero capire prima di credere, ma non è così che procede Dio, perché “nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio” (1 Corinzi 2:11).