Accostiamoci… con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere
misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.
Ebrei 4:16
Le glorie di Cristo che ci riguardano
Un commentatore ha notato, giustamente, che la Lettera egli Ebrei
presentava un certo numero di glorie di Gesù Cristo e, nello stesso tempo, il
modo in cui il credente è coinvolto in ciascuna di queste glorie.
Fin dalle prime parole della Lettera, Gesù ci è
presentato come colui che ha creato i mondi e che li sostiene; è la
gloria del Creatore – e noi siamo creature mantenute in vita da lui.
Nella stessa frase, perché si tratta appunto
della medesima persona, Gesù è indicato come colui che ha fatto la purificazione
dei peccati – e noi siamo peccatori che hanno bisogno di questa
purificazione.
Sempre nella stessa frase, Cristo è introdotto
come colui per mezzo del quale Dio ci ha parlato, il suo Apostolo, vale
a dire il suo “portavoce” – ed è a noi che è rivolto questo linguaggio celeste.
Ma il Signore Gesù non è solo la Parola di Dio
rivolta agli uomini, il grande Apostolo, come leggiamo al primo versetto del
capitolo 3. È nel contempo il loro sommo Sacerdote, il loro portavoce
davanti a Dio. Sì, in cielo abbiamo un “rappresentante” che, essendo stato uomo
sulla terra, comprende meglio di chiunque altro i nostri problemi, le
oppressioni, le fatiche, le lotte.
Quanto bene reca al credente questa gloriosa
funzione del suo Signore presso Dio, nel cielo!