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giovedì 8 settembre 2016

8 Settembre

Accostiamoci… con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.

Ebrei 4:16


Le glorie di Cristo che ci riguardano


Un commentatore ha notato, giustamente, che la Lettera egli Ebrei presentava un certo numero di glorie di Gesù Cristo e, nello stesso tempo, il modo in cui il credente è coinvolto in ciascuna di queste glorie.
Fin dalle prime parole della Lettera, Gesù ci è presentato come colui che ha creato i mondi e che li sostiene; è la gloria del Creatore – e noi siamo creature mantenute in vita da lui.
Nella stessa frase, perché si tratta appunto della medesima persona, Gesù è indicato come colui che ha fatto la purificazione dei peccati – e noi siamo peccatori che hanno bisogno di questa purificazione.
Sempre nella stessa frase, Cristo è introdotto come colui per mezzo del quale Dio ci ha parlato, il suo Apostolo, vale a dire il suo “portavoce” – ed è a noi che è rivolto questo linguaggio celeste.
Ma il Signore Gesù non è solo la Parola di Dio rivolta agli uomini, il grande Apostolo, come leggiamo al primo versetto del capitolo 3. È nel contempo il loro sommo Sacerdote, il loro portavoce davanti a Dio. Sì, in cielo abbiamo un “rappresentante” che, essendo stato uomo sulla terra, comprende meglio di chiunque altro i nostri problemi, le oppressioni, le fatiche, le lotte.

Quanto bene reca al credente questa gloriosa funzione del suo Signore presso Dio, nel cielo!