L'umiltà precede la gloria.
Proverbi 15:33
Gesù… trovato esteriormente come un uomo,
umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.
Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra
di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio.
Filippesi 2:8-10
L’umiltà
precede la gloria
Leggere Filippesi 2:6-11
“Chi si abbassa sarà innalzato” (Luca
14:11). È Gesù che ha pronunciato questa verità e l’ha perfettamente vissuta.
Dall’eternità era Dio (Giovanni 1:1), ma, “non considerò l'essere uguale a Dio
qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente” (Filippesi 2:6). Non ha voluto tenere
per se stesso la posizione gloriosa che gli spettava, ma è andato incontro alla
povertà, alla sofferenza e alla morte. Facendosi simile alla sua creatura, lui,
il Creatore, ha annientato se stesso; ha velato la sua gloria divina prendendo
la forma di un uomo, e noi uomini lo abbiamo maltrattato come fosse uno
schiavo. Egli è stato ubbidiente fino alla morte, accettando di compiere in
questo modo la volontà del Padre che voleva salvarci. Gesù ha così sofferto la
morte della croce, una morte ignominiosa e crudele, riservata ai malfattori.
Avrebbe potuto abbassarsi più di così?
È per questo che Dio lo ha sovranamente
innalzato, rispondendo all’umiliazione estrema con l’esaltazione più elevata.
Dio ha risuscitato e fatto sedere alla sua destra Colui che gli uomini hanno
rifiutato, dandogli un nome che è al di sopra di ogni nome. Il Signore Gesù,
come uomo glorificato, occupa una posizione di autorità spirituale assoluta
(Efesini 1:21). Nella nostra epoca, in cui Gesù viene ancora rifiutato, e in
attesa del giorno in cui ogni essere vivente dovrà riconoscere che lui è il Signore alla gloria di Dio Padre,
è una grande gioia per i credenti rendergli lode e onore.