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sabato 5 novembre 2016

5 Novembre

Noi aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore, che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria.
Filippesi 3:20-21

Come abbiamo portato l'immagine del terrestre, così porteremo anche l'immagine del celeste.
1 Corinzi 15:49

Essere resi simili al Signore

Cosa sappiamo del cielo? Prima di tutto nel cielo c’è la presenza di Dio, dall’eternità e per l’eternità; c’è la “casa del Padre” (Giovanni 14:3). I credenti saranno con il loro Signore in una nuova condizione, uno stato di perfezione, che non possiamo nemmeno immaginare, e udranno delle “parole ineffabili che non è lecito all’uomo di pronunciare” (2 Corinzi 12:4).
Per introdurci nella casa del Padre, Gesù verrà di persona a prenderci, mostrando così la sua bontà nei nostri confronti. Ma Egli ha in vista per noi anche un altro cambiamento straordinario: trasformerà i nostri corpi rendendoli conformi al “corpo della sua gloria”.
Credenti, in quali condizioni compariremo alla presenza di Dio? Saremo simili al Signore! Non è meraviglioso pensare che i nostri corpi umani saranno resi conformi al corpo del Signore Gesù stesso? Quale segno profondo del suo amore per noi! Dio avrebbe potuto limitarsi a darci un nuovo corpo incorruttibile, invece ha voluto fare di più. Lui vuole che quando saremo alla sua presenza, siamo simili a suo Figlio.

Che gioia pensare che Cristo ben presto tornerà per renderci simili a lui! Viviamo con questo pensiero! Se i sentimenti dei nostri cuori sono orientati verso il cielo, là nella gloria dove vive il nostro Salvatore, vedremo ogni cosa terrena nella prospettiva dell’eternità.