Anche noi, dunque, poiché siamo
circondati da una così grande schiera di testimoni… corriamo con perseveranza
la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede
e la rende perfetta.
Ebrei 12:1-2
Partire
Leggere Filippesi 1:23
Un credente aveva servito il Signore per
molti anni; poi, per l’età avanzata e le infermità, era diventato ospite di un
ricovero per anziani. Stava per compiere cent’anni, e il personale della casa
di riposo aveva preparato un festicciola per quel giorno. Ma lui non aspettava
questo; gli auguri e i complimenti che gli avrebbero fatto non gli
interessavano, perché il suo desiderio era di andarsene ancor prima di quel
giorno; aspettava di udire nel segreto le parole che Gesù aveva pronunciato
riguardo a un suo servitore: “Entra nella gioia del tuo Signore” (Matteo
25:23). E fu esaudito!
Aveva fatto sue le parole dell’apostolo
Paolo: “Preferiamo partire dal corpo e abitare
col Signore” (2 Corinzi 5:8). Ed ora potrebbe anche confermare quello che
diceva lo stesso apostolo: “Morire è guadagno” (Filippesi 1:21).
“Ricordatevi dei vostri conduttori, i
quali vi hanno annunziato la parola di Dio; e considerando quale sia stata la
fine della loro vita, imitate la loro
fede” (Ebrei 13:7). Essi non desiderano attirare i nostri sguardi sulle
loro persone, ma sul Maestro che hanno servito durante la loro vita di fede.
Perché i servitori passano, ma il Signore resta.